L’analisi delle pratiche discorsive come strumento per la valutazione d’efficacia dell’innovazione didattica

Con il termine peer observation si intende in insieme di approcci che puntano ad analizzare le pratiche didattiche attraverso il coinvolgimento di osservatori che appartengono alla stessa comunità del soggetto osservato (solitamente, anche se non sempre, allo stesso Ateneo e talvolta alla stessa area disciplinare). Nonostante ne esistano diverse declinazioni (evaluation model, development model, collaborative model, ecc.), generalmente l’obiettivo è quello di analizzare le azioni didattiche per comprendere le possibili aree di miglioramento e incrementare la qualità complessiva dell’offerta didattica (Bornmann 2008, Ware 2011; Gosling, 2014). Rimane ancora aperto, tuttavia, il dibattito su quali specifici strumenti possano essere utili per condurre l’analisi delle pratiche poiché all’interno del framework della peer observation convivono tecnicalità molto diverse, da quelle maggiormente sistematizzate (come l’utilizzo di check list o di modelli osservativi strutturati) a quelle più flessibili (come l’osservazione etnografica o partecipante) (Carroll & O’Loughlin, 2014, Johnston, Baik & Chester, 2020).