L'articolo esamina i problemi posti dalle architetture digitali “manipolative” all'acquisizione del consenso libero e informato dell'utente. Il tema della tutela giuridica del consenso non è certo nuovo. Un lungo percorso giurisprudenziale caratterizza già, anche nel nostro ordinamento, l'evoluzione di tale concetto nel contesto off-line. Emergono, però, anche profili di novità, soprattutto in considerazione dello stretto intrecciarsi del tema della tutela dei diritti dell'utente sui propri dati, profilo informativo, con quello della protezione dello stesso contro le pratiche commerciali scorrette attinente, invece, all'ambito della tutela del consumatore. A partire da tale constatazione, lo scritto descrive le principali forme di dark patterns, recentemente identificate dal parere dello European Data Protection Board 3/2022, per capire come tali meccanismi siano tipicamente usati nel web ed impattino sul comportamento dell'utente. Dopo aver inquadrato le nuove vulnerabilità emergenti in tema di consenso nel quadro legislativo europeo, l'articolo considera i recenti interventi delle Autorità Garanti per la protezione dei dati e della giurisprudenza europea per mettere in luce il divario emergente tra tutela formale, che si realizza con la compliance normativa delle interfacce digitali, e la tutela effettiva dell'autonomia dell'utente in contesti digitali caratterizzati dalla presenza delle strategie qui in esame.
L'IMPATTO DEI DARK PATTERNS SUL CONSENSO DELL'UTENTE: LA VIA EUROPEA PER AFFRONTARE LE NUOVE VULNERABILITÀ
giorgia guerra
2022-01-01
Abstract
L'articolo esamina i problemi posti dalle architetture digitali “manipolative” all'acquisizione del consenso libero e informato dell'utente. Il tema della tutela giuridica del consenso non è certo nuovo. Un lungo percorso giurisprudenziale caratterizza già, anche nel nostro ordinamento, l'evoluzione di tale concetto nel contesto off-line. Emergono, però, anche profili di novità, soprattutto in considerazione dello stretto intrecciarsi del tema della tutela dei diritti dell'utente sui propri dati, profilo informativo, con quello della protezione dello stesso contro le pratiche commerciali scorrette attinente, invece, all'ambito della tutela del consumatore. A partire da tale constatazione, lo scritto descrive le principali forme di dark patterns, recentemente identificate dal parere dello European Data Protection Board 3/2022, per capire come tali meccanismi siano tipicamente usati nel web ed impattino sul comportamento dell'utente. Dopo aver inquadrato le nuove vulnerabilità emergenti in tema di consenso nel quadro legislativo europeo, l'articolo considera i recenti interventi delle Autorità Garanti per la protezione dei dati e della giurisprudenza europea per mettere in luce il divario emergente tra tutela formale, che si realizza con la compliance normativa delle interfacce digitali, e la tutela effettiva dell'autonomia dell'utente in contesti digitali caratterizzati dalla presenza delle strategie qui in esame.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
GiuCiv_2022_DarkPatterns.pdf
accesso aperto
Licenza:
Dominio pubblico
Dimensione
257.33 kB
Formato
Adobe PDF
|
257.33 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.