L’opinione concorrente del giudice Pinto de Albuquerque nel caso Al-Dulimi (Corte EDU, Al-Dulimi e Montana Management Inc. c. Svizzera [GC], 5809/08, 21 giugno 2016) in materia di garanzie dell’equo processo è tra quelle che più meriterebbero di avere un seguito nella futura giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo. Si tratta di una opinione che concorre a formare la maggioranza della Grande Camera (15 voti a favore, contro 2) sull’accertamento della violazione, da parte del Governo svizzero convenuto, dell’art. 6 § 1 CEDU in relazione alle misure di confisca adottate nei confronti dei ricorrenti, in attuazione della Risoluzione del Consiglio di sicurezza n. 1483(2003) del 22 maggio 2003. Ma offre, per tale accertamento, una motivazione differente da quella della maggioranza, basata su argomentazioni teoricamente e metodologicamente fondate, e congruenti con il riconoscimento della CEDU quale strumento costituzionale dell’ordine pubblico europeo, basato sullo stato di diritto.

Il conflitto fra obblighi derivanti dalla Carta delle Nazioni Unite e Convenzione europea dei diritti dell’uomo: la giurisprudenza Bosphorus della Corte applicata alle Nazioni Unite

A ciampi
2021-01-01

Abstract

L’opinione concorrente del giudice Pinto de Albuquerque nel caso Al-Dulimi (Corte EDU, Al-Dulimi e Montana Management Inc. c. Svizzera [GC], 5809/08, 21 giugno 2016) in materia di garanzie dell’equo processo è tra quelle che più meriterebbero di avere un seguito nella futura giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo. Si tratta di una opinione che concorre a formare la maggioranza della Grande Camera (15 voti a favore, contro 2) sull’accertamento della violazione, da parte del Governo svizzero convenuto, dell’art. 6 § 1 CEDU in relazione alle misure di confisca adottate nei confronti dei ricorrenti, in attuazione della Risoluzione del Consiglio di sicurezza n. 1483(2003) del 22 maggio 2003. Ma offre, per tale accertamento, una motivazione differente da quella della maggioranza, basata su argomentazioni teoricamente e metodologicamente fondate, e congruenti con il riconoscimento della CEDU quale strumento costituzionale dell’ordine pubblico europeo, basato sullo stato di diritto.
2021
978-88-9391-973-9
Equo processo; diritto di accesso; CEDU; Consiglio di sicurezza; sanzioni, ONU
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/1070526
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