Massimo Bontempelli è stato uno dei padri della narrativa fantastica italiana del Novecento. I racconti dei Sette savi (1912) sono il suo primo tentativo di narrativa umoristico-filosofica; nella seconda edizione (1916) Bontempelli aggiunge un Dialogo metafisico e preliminare che dà al libro una tinta fantastica; lo stile del dialogo tra Talete e Solone è vicino a certe Operette morali di Leopardi. D'altra parte, Bontempelli subisce anche gli influssi di Pirandello e dell'avanguardia futurista, come si può vedere nello sviluppo del suo lavoro negli anni che seguono la Grande Guerra.

Il fantastico del primo Bontempelli, tra Leopardi e le avanguardie

Giuseppe Sandrini
2022-01-01

Abstract

Massimo Bontempelli è stato uno dei padri della narrativa fantastica italiana del Novecento. I racconti dei Sette savi (1912) sono il suo primo tentativo di narrativa umoristico-filosofica; nella seconda edizione (1916) Bontempelli aggiunge un Dialogo metafisico e preliminare che dà al libro una tinta fantastica; lo stile del dialogo tra Talete e Solone è vicino a certe Operette morali di Leopardi. D'altra parte, Bontempelli subisce anche gli influssi di Pirandello e dell'avanguardia futurista, come si può vedere nello sviluppo del suo lavoro negli anni che seguono la Grande Guerra.
2022
Grande guerra, narrativa filosofica, umorismo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/1063668
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