Il saggio fornisce un contributo all’inquadramento giuridico delle collaborazioni organizzate dal committente di cui all'art. 2 del d.lgs. n. 81/2015. Dopo aver sintetizzato le difficoltà che la dottrina giuslavoristica ha incontrato nell'interpretare questa previsione, il saggio critica la tesi che ritiene che tali collaborazioni rientrino tra i rapporti di lavoro autonomo, ma siano soggetti alla disciplina del lavoro subordinato. In particolare, evidenzia l’irrazionalità di questa teoria, che si riflette anche nelle diverse opinioni circa le discipline proprie del lavoro subordinato da applicare a tali collaborazioni. Si ritiene invece che l’art. 2, d. lgs. n. 81/2015 abbia implicitamente qualificato queste collaborazioni come subordinate, con conseguente integrale applicazione della relativa disciplina, e che questa soluzione garantisca razionalità al sistema legislativo e certezza in merito alla regolamentazione applicabile. Il saggio sottolinea altresì come l’assenza nella dottrina di una condivisa ricostruzione di tali collaborazioni abbia avuto evidenti ripercussioni nella giurisprudenza. Vengono analizzate alcune decisioni, che dimostrano che anche tra i giudici regni l'incertezza circa la qualificazione e l’apparato normativo da attribuire ai rapporti di collaborazione dei lavoratori delle piattaforme.
Le collaborazioni organizzate dal committente e le incertezze della giurisprudenza sul lavoro tramite piattaforma
andrea pilati
2021-01-01
Abstract
Il saggio fornisce un contributo all’inquadramento giuridico delle collaborazioni organizzate dal committente di cui all'art. 2 del d.lgs. n. 81/2015. Dopo aver sintetizzato le difficoltà che la dottrina giuslavoristica ha incontrato nell'interpretare questa previsione, il saggio critica la tesi che ritiene che tali collaborazioni rientrino tra i rapporti di lavoro autonomo, ma siano soggetti alla disciplina del lavoro subordinato. In particolare, evidenzia l’irrazionalità di questa teoria, che si riflette anche nelle diverse opinioni circa le discipline proprie del lavoro subordinato da applicare a tali collaborazioni. Si ritiene invece che l’art. 2, d. lgs. n. 81/2015 abbia implicitamente qualificato queste collaborazioni come subordinate, con conseguente integrale applicazione della relativa disciplina, e che questa soluzione garantisca razionalità al sistema legislativo e certezza in merito alla regolamentazione applicabile. Il saggio sottolinea altresì come l’assenza nella dottrina di una condivisa ricostruzione di tali collaborazioni abbia avuto evidenti ripercussioni nella giurisprudenza. Vengono analizzate alcune decisioni, che dimostrano che anche tra i giudici regni l'incertezza circa la qualificazione e l’apparato normativo da attribuire ai rapporti di collaborazione dei lavoratori delle piattaforme.File | Dimensione | Formato | |
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