La complessità del sistema di applicazione dell’iva e dei relativi adempimenti ha indotto il legislatore unionale a prevedere la facoltà degli Stati membri di introdurre regimi “speciali” che prevedano modalità semplificate di applicazione dell’imposta per talune attività consi-derate o meritevoli di protezione a causa della intrinseca debolezza del settore produttivo o economicamente marginali. Fra questi regimi si annovera quello dell’agricoltura, discipli-nato dagli artt. 295 ss. della Direttiva del Consiglio n. 2006/112/CE, il quale si contraddi-stingue dagli altri per essere diretto a semplificare le regole cui gli esercenti attività agricole sono soggetti e, al contempo, a preservare la neutralità dell’iva. Il recente ricorso della Commissione europea diretto a fare dichiarare il regime tedesco incompatibile con la Diret-tiva costituisce l’occasione per riflettere sulla ratio del modello unionale, sui margini di discrezionalità riconosciuti ai legislatori nazionali nonché sulle peculiarità del regime italiano.
I principi unionali del regime speciale dell’IVA in agricoltura e la loro valorizzazione nell’ordinamento nazionale
ortoleva
2021-01-01
Abstract
La complessità del sistema di applicazione dell’iva e dei relativi adempimenti ha indotto il legislatore unionale a prevedere la facoltà degli Stati membri di introdurre regimi “speciali” che prevedano modalità semplificate di applicazione dell’imposta per talune attività consi-derate o meritevoli di protezione a causa della intrinseca debolezza del settore produttivo o economicamente marginali. Fra questi regimi si annovera quello dell’agricoltura, discipli-nato dagli artt. 295 ss. della Direttiva del Consiglio n. 2006/112/CE, il quale si contraddi-stingue dagli altri per essere diretto a semplificare le regole cui gli esercenti attività agricole sono soggetti e, al contempo, a preservare la neutralità dell’iva. Il recente ricorso della Commissione europea diretto a fare dichiarare il regime tedesco incompatibile con la Diret-tiva costituisce l’occasione per riflettere sulla ratio del modello unionale, sui margini di discrezionalità riconosciuti ai legislatori nazionali nonché sulle peculiarità del regime italiano.File | Dimensione | Formato | |
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