Il cambiamento climatico rappresenta una delle maggiori minacce per l’umanità e la natura, in grado di influenzare sia la salute dell’uomo e degli animali che il ciclo vitale delle piante. Numerosi studi hanno infatti evidenziato effetti sugli ecosistemi descrivendo un trend di anticipo generale negli eventi fenologici, sia per le specie vegetali sia per quelle animali. Gli Autori considerano tra i vari fattori responsabili nel contribuire a queste variazioni i parametri climatici, principalmente la temperatura e gli inquinanti atmosferici, in particolare l’anidride carbonica. Le complesse interazioni tra fattori climatici ed inquinanti ambientali, causa di aumentata crescita di specie arboree allergeniche e produzione di pollini, possono incrementare il rischio di manifestazioni allergiche nei soggetti sensibilizzati attraverso meccanismi quali: il danno della mucosa delle vie aeree con compromissione della clearance mucociliare, l’aumentata permeabilità con conseguente facilitata penetrazione di allergeni, la stimolazione della risposta immunitaria con aumentata produzione di IgE. L’aumentata concentrazione nell’aria di allergeni inalanti aumenta in questi soggetti il rischio di rinite allergica ed asma, nonché di riacutizzazioni di malattia in forme anche gravi. Le misure volte a contenere il degrado ambientale devono tener conto della peculiare vulnerabilità dei bambini al fine di proteggerli da esposizioni nocive con conseguenze potenzialmente irreversibili sulla salute.

Cambiamenti climatici e allergie

Giuliana Ferrante;
2018-01-01

Abstract

Il cambiamento climatico rappresenta una delle maggiori minacce per l’umanità e la natura, in grado di influenzare sia la salute dell’uomo e degli animali che il ciclo vitale delle piante. Numerosi studi hanno infatti evidenziato effetti sugli ecosistemi descrivendo un trend di anticipo generale negli eventi fenologici, sia per le specie vegetali sia per quelle animali. Gli Autori considerano tra i vari fattori responsabili nel contribuire a queste variazioni i parametri climatici, principalmente la temperatura e gli inquinanti atmosferici, in particolare l’anidride carbonica. Le complesse interazioni tra fattori climatici ed inquinanti ambientali, causa di aumentata crescita di specie arboree allergeniche e produzione di pollini, possono incrementare il rischio di manifestazioni allergiche nei soggetti sensibilizzati attraverso meccanismi quali: il danno della mucosa delle vie aeree con compromissione della clearance mucociliare, l’aumentata permeabilità con conseguente facilitata penetrazione di allergeni, la stimolazione della risposta immunitaria con aumentata produzione di IgE. L’aumentata concentrazione nell’aria di allergeni inalanti aumenta in questi soggetti il rischio di rinite allergica ed asma, nonché di riacutizzazioni di malattia in forme anche gravi. Le misure volte a contenere il degrado ambientale devono tener conto della peculiare vulnerabilità dei bambini al fine di proteggerli da esposizioni nocive con conseguenze potenzialmente irreversibili sulla salute.
2018
allergie
ambiente
bambini
clima
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Ferrante_RIAP 2018_Cambiamenti climatici e allergie.pdf

non disponibili

Dimensione 197.36 kB
Formato Adobe PDF
197.36 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/1050494
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact