Introduzione La sclerosi sistemica è una patologia a patogenesi autoimmunitaria caratterizzata non solo da coinvolgimento cutaneo e viscerale ma anche da alterazioni muscolari, quali debolezza e atrofia [1], con conseguente deterioramento del profilo funzionale e della qualità di vita [2]. Recenti studi hanno messo in evidenza il ruolo potenzialmente vantaggioso degli approcci non farmacologici in questi pazienti [3]. Tuttavia ad oggi pochi studi hanno valutato l’effetto di specifici programmi di esercizio in soggetti affetti da sclerosi sistemica, e in particolare quello di un programma di riabilitazione domiciliare individualizzato minimamente supervisionato. L’obiettivo primario dello studio randomizzato controllato in singolo cieco è stato quello di valutare l’effetto di un programma di esercizio domiciliare individualizzato minimamente supervisionato sulla capacità aerobica misurata al six minutes walking test (6MWT) in pazienti con sclerosi sistemica. Obiettivi secondari erano l’effetto dello stesso sulla forza muscolare, VO2max, mobilità della mano, qualità della vita e disabilità. Materiali e Metodi E’ stato confrontato l’effetto di un programma di esercizio della durata di 6 mesi rispetto ad un approccio secondo normale pratica clinica su 44 pazienti randomizzati in due gruppi. In condizioni basali, 3 e 6 mesi i pazienti eseguivano: 6MWT; test cardiopolmonare; misurazione della forza massima dei quadricipiti femorali, bicipiti brachiali e handgrip test. Venivano inoltre indagate: funzionalità della mano (Hand Mobility in Scleroderma test, HAMIS-test), qualità della vita (short form-36, SF-36) e disabilità (Health Assessment Questionnaire – Disability Index, HAQ-DI). Risultati Dal confronto tra i gruppi è emerso un incremento significativo tempo dipendente al 6MWT (p<0,001), alle misure di forza (handgrip, p=0,003; quadricipiti, p<0,001; bicipiti, p<0,001), all’indice sintetico riguardante la componente fisica dell’SF-36 (PCS, p<0,001) e un miglioramento all’HAQ-DI (p=0,011). Non sono invece emerse differenze significative nelle altre misure di outcome. Conclusioni I risultati del nostro studio dimostrano come in pazienti affetti da sclerosi sistemica, un programma di esercizio domiciliare individualizzato minimamente supervisionato possa determinare miglioramenti significativi sulla performance aerobica, la qualità della vita e la disabilità, rispetto al solo trattamento secondo normale pratica clinica.
Effetto di un programma di esercizio fisico domiciliare individualizzato sulla tolleranza allo sforzo e la qualità della vita nella sclerosi sistemica: studio randomizzato controllato in singolo cieco
Mirko Filippetti;Lucia Cazzoletti;Nicola Smania;Marcello Ferrari
2018-01-01
Abstract
Introduzione La sclerosi sistemica è una patologia a patogenesi autoimmunitaria caratterizzata non solo da coinvolgimento cutaneo e viscerale ma anche da alterazioni muscolari, quali debolezza e atrofia [1], con conseguente deterioramento del profilo funzionale e della qualità di vita [2]. Recenti studi hanno messo in evidenza il ruolo potenzialmente vantaggioso degli approcci non farmacologici in questi pazienti [3]. Tuttavia ad oggi pochi studi hanno valutato l’effetto di specifici programmi di esercizio in soggetti affetti da sclerosi sistemica, e in particolare quello di un programma di riabilitazione domiciliare individualizzato minimamente supervisionato. L’obiettivo primario dello studio randomizzato controllato in singolo cieco è stato quello di valutare l’effetto di un programma di esercizio domiciliare individualizzato minimamente supervisionato sulla capacità aerobica misurata al six minutes walking test (6MWT) in pazienti con sclerosi sistemica. Obiettivi secondari erano l’effetto dello stesso sulla forza muscolare, VO2max, mobilità della mano, qualità della vita e disabilità. Materiali e Metodi E’ stato confrontato l’effetto di un programma di esercizio della durata di 6 mesi rispetto ad un approccio secondo normale pratica clinica su 44 pazienti randomizzati in due gruppi. In condizioni basali, 3 e 6 mesi i pazienti eseguivano: 6MWT; test cardiopolmonare; misurazione della forza massima dei quadricipiti femorali, bicipiti brachiali e handgrip test. Venivano inoltre indagate: funzionalità della mano (Hand Mobility in Scleroderma test, HAMIS-test), qualità della vita (short form-36, SF-36) e disabilità (Health Assessment Questionnaire – Disability Index, HAQ-DI). Risultati Dal confronto tra i gruppi è emerso un incremento significativo tempo dipendente al 6MWT (p<0,001), alle misure di forza (handgrip, p=0,003; quadricipiti, p<0,001; bicipiti, p<0,001), all’indice sintetico riguardante la componente fisica dell’SF-36 (PCS, p<0,001) e un miglioramento all’HAQ-DI (p=0,011). Non sono invece emerse differenze significative nelle altre misure di outcome. Conclusioni I risultati del nostro studio dimostrano come in pazienti affetti da sclerosi sistemica, un programma di esercizio domiciliare individualizzato minimamente supervisionato possa determinare miglioramenti significativi sulla performance aerobica, la qualità della vita e la disabilità, rispetto al solo trattamento secondo normale pratica clinica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.