Introduzione Negli ultimi anni, nella pratica clinica quotidiana, si è assistito ad una rapida diffusione dell’utilizzo di dispositivi basati sulla diatermia che sfruttano il principio della produzione di calore endogeno per il trattamento di disturbi muscolo-scheletrici. Allo stato attuale, non sono ben noti gli effetti terapeutici e in letteratura non esistono studi che ne provano l’efficacia (1, 2). L’obiettivo del presente studio è stato quello di indagare gli effetti di applicazione di diatermia sulle modificazioni elastiche, morfologiche e circolatorie a livello del tendine d’Achille in soggetti sani. Materiali e Metodi E’ stato condotto uno studio pilota sperimentale su soggetti sani volontari valutati presso il “Centro di ricerca in riabilitazione neuro- motoria e cognitiva” (CRRNC) dell’Università degli Studi di Verona. I criteri di inclusione sono stati: svolgere un’attività fisica regolare in modo autonomo, avere un’età compresa tra i 20 e 40 anni. I criteri di esclusione sono stati: avere una storia di allenamenti ad alta intensità o aver praticato sport a livello professionistico; avere una storia di dolore o infiammazione al tendine di Achille che li abbia costretti a sottoporsi ad un trattamento medico o ad un intervento chirurgico; avere controindicazioni all’applicazione di terapie fisiche. Ai soggetti sono stati sottoposti a 3 sedute di diatermia della durata di 14 minuti ciascuna (7 minuti in modalità capacitiva e 7 minuti in modalità resistiva) a livello del tendine di Achille dell’arto inferiore destro attraverso lo strumento I-TECHAR (I.A.C.E.R. srl. Treviso, Italia) per due settimane consecutive per un totale di 6 sedute. Prima dell’inizio (T0) e alla fine (T1) del trattamento i soggetti sono stati sottoposti ad una valutazione ecografia al tendine d’Achille ad entrambi gli arti inferiori e sono stati rilevati i seguenti parametri: percentuale di durezza del tendine (%HRD), Cross Sectional Area (CSA), spessore e microcircolazione del tendine (3). Risultati Nello studio sono stati inseriti 15 soggetti con un età media di 29 ± 2,9 anni (range 22- 34 anni). Il rapporto tra maschi e femmine è di 2:1 (10 maschi 66% e 5 femmine 33%). Dai risultati preliminari si è dimostrato un miglioramento significativo della %HRD (p<0.001) dopo il trattamento nella zona sottoposta alla stimolazione attraverso la diatermia rispetto alla zona non trattata. Conclusioni Lo studio pilota condotto su soggetti sani ha dimostrato come un trattamento con diatermia al tendine d’Achille può apportare mo- dificazioni significative a livello strutturali. Tali cambiamenti possono essere oggetto trial clinici per indagare gli effetti di tale terapia nel trattamento di pazienti affetti da disturbi muscolo-scheletrici.

Modificazioni elastiche, morfologiche e circolatorie a livello del tendine d’achille dopo l’applicazione di diatermia in soggetti sani: studio pilota

Daniele Munari;Angela Modenese;Nicola Smania;Alessandro Picelli.
2019-01-01

Abstract

Introduzione Negli ultimi anni, nella pratica clinica quotidiana, si è assistito ad una rapida diffusione dell’utilizzo di dispositivi basati sulla diatermia che sfruttano il principio della produzione di calore endogeno per il trattamento di disturbi muscolo-scheletrici. Allo stato attuale, non sono ben noti gli effetti terapeutici e in letteratura non esistono studi che ne provano l’efficacia (1, 2). L’obiettivo del presente studio è stato quello di indagare gli effetti di applicazione di diatermia sulle modificazioni elastiche, morfologiche e circolatorie a livello del tendine d’Achille in soggetti sani. Materiali e Metodi E’ stato condotto uno studio pilota sperimentale su soggetti sani volontari valutati presso il “Centro di ricerca in riabilitazione neuro- motoria e cognitiva” (CRRNC) dell’Università degli Studi di Verona. I criteri di inclusione sono stati: svolgere un’attività fisica regolare in modo autonomo, avere un’età compresa tra i 20 e 40 anni. I criteri di esclusione sono stati: avere una storia di allenamenti ad alta intensità o aver praticato sport a livello professionistico; avere una storia di dolore o infiammazione al tendine di Achille che li abbia costretti a sottoporsi ad un trattamento medico o ad un intervento chirurgico; avere controindicazioni all’applicazione di terapie fisiche. Ai soggetti sono stati sottoposti a 3 sedute di diatermia della durata di 14 minuti ciascuna (7 minuti in modalità capacitiva e 7 minuti in modalità resistiva) a livello del tendine di Achille dell’arto inferiore destro attraverso lo strumento I-TECHAR (I.A.C.E.R. srl. Treviso, Italia) per due settimane consecutive per un totale di 6 sedute. Prima dell’inizio (T0) e alla fine (T1) del trattamento i soggetti sono stati sottoposti ad una valutazione ecografia al tendine d’Achille ad entrambi gli arti inferiori e sono stati rilevati i seguenti parametri: percentuale di durezza del tendine (%HRD), Cross Sectional Area (CSA), spessore e microcircolazione del tendine (3). Risultati Nello studio sono stati inseriti 15 soggetti con un età media di 29 ± 2,9 anni (range 22- 34 anni). Il rapporto tra maschi e femmine è di 2:1 (10 maschi 66% e 5 femmine 33%). Dai risultati preliminari si è dimostrato un miglioramento significativo della %HRD (p<0.001) dopo il trattamento nella zona sottoposta alla stimolazione attraverso la diatermia rispetto alla zona non trattata. Conclusioni Lo studio pilota condotto su soggetti sani ha dimostrato come un trattamento con diatermia al tendine d’Achille può apportare mo- dificazioni significative a livello strutturali. Tali cambiamenti possono essere oggetto trial clinici per indagare gli effetti di tale terapia nel trattamento di pazienti affetti da disturbi muscolo-scheletrici.
2019
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/1031269
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