Introduzione I sintomi motori che caratterizzano la Malattia di Parkinson (MP), sono rappresentati da bradicinesia, rigidità, tremore a riposo e instabilità posturale (Berardelli, 2013). E’ noto come la riabilitazione possa migliorare i segni e sintomi non responsivi alla terapia farmacologica (Bloem, 2015). Negli ultimi anni, inoltre, è emerso come trattamenti alternativi come l’agopuntura possano essere ben tollerati ed efficaci nella gestione sia dei sintomi motori che non-motori (Posadzki, 2013) con positive ripercussioni sulla qualità di vita. Scopo di questo studio è stato quello di valutare gli effetti immediati e a distanza di un trattamento con elettroagopuntura (EAP) e del trattamento fisiochinesiterapico sulle performance motorie, equilibrio, autonomia nelle ADL e qualità del sonno in pazienti affetti da MP. Materiali e metodi Abbiamo arruolato pazienti di entrambi i sessi con età massima di 79 anni. La durata di entrambi i trattamenti è stata di 4 settimane. Il gruppo elettroagopuntura (EAP) ha eseguito 8 sedute di EAP della durata di 30 minuti con frequenza bisettimanale. I punti utilizzati sono stati 6PC (Neiguan), 6 EXT (Sishencong) 1EXT (Yintang), 20GV (Baihui), 34GB (Yanglingquan), 3LR (Taichong) stimolati a 4Hz o 100Hz con un’intensità appena inferiore di quella che determinasse una contrazione muscolare nella sede di infissione dell’ago. Il gruppo FKT ha eseguito 5 sedute settimanali di fisiochinesiterapia della durata di 50 minuti (totale 20 sedute). Misure di performance motorie sono state valutate attraverso l’uso del Six Minute Walking Test (6MWT) e del Time Up and Go (TUG); l’equilibrio attraverso il punteggio ottenuto alla Berg Balance Scale (BBS), e le ADL e la motricità globale con il punteggio ottenuto all’Unified Parkinson’s Disease Rating Scale parte II e III (UDPRS II e III). Infine è stata valutata la qualità del sonno mediante la Parkinson’s Disease Sleep Scale (PDSS). Ogni outcome è stato valutato all’inizio, alla fine e ad un mese dai rispettivi trattamenti. Risultati Sono stati reclutati in totale 10 pazienti (8 M e 2 F, età media 73,40±4,85), 5 sono stati assegnati al gruppo EAP e 5 al gruppo FKT. Entrambi i gruppi, a fine trattamento, hanno mostrato un miglioramento statisticamente significativo in termini di distanza media percorsa in 6 minuti (gruppo EAP: 400,00±31,81 vs 439,00±52,72; p value=0,043. Gruppo FKT: 352,60±52,71 vs 406,20±28,05; p value= 0,043), e alla BBS (gruppo EAP 50,20±3,34 vs 52,80±2,58; p value=0.042. Gruppo FKT: 45,80±4,26 vs 49,80±3,11; p value= 0,042). Entrambi i gruppi, inoltre, hanno evidenziato una tendenza al miglioramento ma non statisticamente significativo all’UPDRS III (gruppo EAP: 16,00±6,12 vs 14,00±6,81; p value= 0,06. Gruppo FKT 17,20±3,11 vs 14,80±2,28; p value=0,066) e al TUG (gruppo EAP 8,74±0,93 vs 7,92±1,08; p value= 0,066. Gruppo FKT 9,00±0,82 vs 7,86±1,47; p value= 0,08). Infine, per quanto riguarda la qualità del sonno, entrambi i gruppi presentano un miglioramento statisticamente significativo al PDSS (gruppo EAP: 118,20±11,88 vs 122,80±11,25; p value= 0,026. Gruppo FKT: 112,80±9,41 vs 121,40±13,16; p value= 0,042). Tutti i risultati sopra riportati si sono mantenuti nel follow up ad un mese senza differenze significative rispetto ai valori registrati all’inizio di entrambi i trattamenti. Conclusioni I presenti dati preliminari del nostro studio mostrano che l’esercizio fisico e il training motorio migliorano le performance correlate all’equilibrio, alla mobilità e alla qualità del sonno. Appare, inoltre, come l’EAP possa rappresentare un valido trattamento comple- mentare all’ormai consolidato trattamento fisiochinesiterapico. Ciò è concorde con la letteratura che presenta l’agopuntura come un trattamento complementare non invasivo utile nel migliorare le performance motorie nei soggetti con MP. La ragione potrebbe essere ricercata nell’effetto neuroprotettivo sui neuroni dopaminergici determinato dall’EAP e dal conseguente incremento di dopamina nelle vie nigro-striatali. Sicuramente un campione più ampio e una valutazione a distanza saranno dirimenti per dimostrare ulteriormente gli effetti motori e sulle ADL dell’EAP su pazienti parkinsoniani.
Efficacia di un trattamento di elettroagopuntura e del trattamento fisiochinesiterapico in pazienti affetti da malattia di parkinson: risultati preliminari
alessandro picelli;maria luisa gandolfi;nicola smania
2018-01-01
Abstract
Introduzione I sintomi motori che caratterizzano la Malattia di Parkinson (MP), sono rappresentati da bradicinesia, rigidità, tremore a riposo e instabilità posturale (Berardelli, 2013). E’ noto come la riabilitazione possa migliorare i segni e sintomi non responsivi alla terapia farmacologica (Bloem, 2015). Negli ultimi anni, inoltre, è emerso come trattamenti alternativi come l’agopuntura possano essere ben tollerati ed efficaci nella gestione sia dei sintomi motori che non-motori (Posadzki, 2013) con positive ripercussioni sulla qualità di vita. Scopo di questo studio è stato quello di valutare gli effetti immediati e a distanza di un trattamento con elettroagopuntura (EAP) e del trattamento fisiochinesiterapico sulle performance motorie, equilibrio, autonomia nelle ADL e qualità del sonno in pazienti affetti da MP. Materiali e metodi Abbiamo arruolato pazienti di entrambi i sessi con età massima di 79 anni. La durata di entrambi i trattamenti è stata di 4 settimane. Il gruppo elettroagopuntura (EAP) ha eseguito 8 sedute di EAP della durata di 30 minuti con frequenza bisettimanale. I punti utilizzati sono stati 6PC (Neiguan), 6 EXT (Sishencong) 1EXT (Yintang), 20GV (Baihui), 34GB (Yanglingquan), 3LR (Taichong) stimolati a 4Hz o 100Hz con un’intensità appena inferiore di quella che determinasse una contrazione muscolare nella sede di infissione dell’ago. Il gruppo FKT ha eseguito 5 sedute settimanali di fisiochinesiterapia della durata di 50 minuti (totale 20 sedute). Misure di performance motorie sono state valutate attraverso l’uso del Six Minute Walking Test (6MWT) e del Time Up and Go (TUG); l’equilibrio attraverso il punteggio ottenuto alla Berg Balance Scale (BBS), e le ADL e la motricità globale con il punteggio ottenuto all’Unified Parkinson’s Disease Rating Scale parte II e III (UDPRS II e III). Infine è stata valutata la qualità del sonno mediante la Parkinson’s Disease Sleep Scale (PDSS). Ogni outcome è stato valutato all’inizio, alla fine e ad un mese dai rispettivi trattamenti. Risultati Sono stati reclutati in totale 10 pazienti (8 M e 2 F, età media 73,40±4,85), 5 sono stati assegnati al gruppo EAP e 5 al gruppo FKT. Entrambi i gruppi, a fine trattamento, hanno mostrato un miglioramento statisticamente significativo in termini di distanza media percorsa in 6 minuti (gruppo EAP: 400,00±31,81 vs 439,00±52,72; p value=0,043. Gruppo FKT: 352,60±52,71 vs 406,20±28,05; p value= 0,043), e alla BBS (gruppo EAP 50,20±3,34 vs 52,80±2,58; p value=0.042. Gruppo FKT: 45,80±4,26 vs 49,80±3,11; p value= 0,042). Entrambi i gruppi, inoltre, hanno evidenziato una tendenza al miglioramento ma non statisticamente significativo all’UPDRS III (gruppo EAP: 16,00±6,12 vs 14,00±6,81; p value= 0,06. Gruppo FKT 17,20±3,11 vs 14,80±2,28; p value=0,066) e al TUG (gruppo EAP 8,74±0,93 vs 7,92±1,08; p value= 0,066. Gruppo FKT 9,00±0,82 vs 7,86±1,47; p value= 0,08). Infine, per quanto riguarda la qualità del sonno, entrambi i gruppi presentano un miglioramento statisticamente significativo al PDSS (gruppo EAP: 118,20±11,88 vs 122,80±11,25; p value= 0,026. Gruppo FKT: 112,80±9,41 vs 121,40±13,16; p value= 0,042). Tutti i risultati sopra riportati si sono mantenuti nel follow up ad un mese senza differenze significative rispetto ai valori registrati all’inizio di entrambi i trattamenti. Conclusioni I presenti dati preliminari del nostro studio mostrano che l’esercizio fisico e il training motorio migliorano le performance correlate all’equilibrio, alla mobilità e alla qualità del sonno. Appare, inoltre, come l’EAP possa rappresentare un valido trattamento comple- mentare all’ormai consolidato trattamento fisiochinesiterapico. Ciò è concorde con la letteratura che presenta l’agopuntura come un trattamento complementare non invasivo utile nel migliorare le performance motorie nei soggetti con MP. La ragione potrebbe essere ricercata nell’effetto neuroprotettivo sui neuroni dopaminergici determinato dall’EAP e dal conseguente incremento di dopamina nelle vie nigro-striatali. Sicuramente un campione più ampio e una valutazione a distanza saranno dirimenti per dimostrare ulteriormente gli effetti motori e sulle ADL dell’EAP su pazienti parkinsoniani.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.