Il test culturale nel processo penale: la Corte di Cassazione apre a un modello italiano

La sentenza della Suprema Corte in commento è una delle più recenti ed interessanti in tema di reati culturalmente motivati e, per i suoi molteplici profili di riflessione, rappresenta una pietra miliare nel panorama giurisprudenziale italiano concernente il rapporto tra diritto penale e cultura. I giudici di legittimità, attraverso un impianto motivazionale che tiene conto della più attenta dottrina sull’argomento, hanno delineato delle coordinate esegetiche per il giudice che nel processo è chiamato a decidere se l’imputato abbia posto in essere la sua condotta in conformità a norme culturali a cui non poteva sottrarsi per appartenenza al gruppo etnico o se, invece, la stessa rappresenti una scelta individuale di devianza. La sentenza in commento, che interviene sulla possibile regolamentazione del difficile rapporto tra ambiti culturali diversi nel diritto penale, offre, inoltre, stimolanti spunti di riflessione sulla possibilità di rivisitare il sistema punitivo con programmi complementari al processo, anche in ottica comparata.