Il contributo prende in esame la sentenza con cui la Corte di Cassazione, a sezioni unite, l’8 maggio 2019 è tornata ad occuparsi del tema della maternità surrogata, avendo riguardo, in particolare, alla nozione di ordine pubblico internazionale. La Corte conclude nel senso che il divieto di maternità surrogata costituisce un principio di ordine pubblico volto a tutelare valori fondamentali, quali la dignità umana della gestante. Tale decisione risulta coerente con il parere consultivo reso nell’aprile 2019 dalla Corte europea dei diritti dell’uomo che, richiesta della Corte di Cassazione francese nel caso Menneson, ha stabilito che spetta a ciascuno Stato, in virtù del proprio margine di apprezzamento, determinare le modalità attraverso le quali garantire il riconoscimento del legame di filiazione, ivi compreso il ricorso all’adozione. Le difficoltà di applicazione del principio così sancito sono tuttavia evidenti, come sempre più complesse sono le situazioni che possono determinarsi a seguito, ad esempio, della trasmissione da parte di più soggetti del proprio patrimonio genetico. Di qui la proposta di nuove soluzioni, alla luce anche della più recente giurisprudenza francese.

Gli effetti della maternità surrogata al vaglio della Corte di Cassazione italiana e di altre corti

Baruffi, Maria Caterina
2020-01-01

Abstract

Il contributo prende in esame la sentenza con cui la Corte di Cassazione, a sezioni unite, l’8 maggio 2019 è tornata ad occuparsi del tema della maternità surrogata, avendo riguardo, in particolare, alla nozione di ordine pubblico internazionale. La Corte conclude nel senso che il divieto di maternità surrogata costituisce un principio di ordine pubblico volto a tutelare valori fondamentali, quali la dignità umana della gestante. Tale decisione risulta coerente con il parere consultivo reso nell’aprile 2019 dalla Corte europea dei diritti dell’uomo che, richiesta della Corte di Cassazione francese nel caso Menneson, ha stabilito che spetta a ciascuno Stato, in virtù del proprio margine di apprezzamento, determinare le modalità attraverso le quali garantire il riconoscimento del legame di filiazione, ivi compreso il ricorso all’adozione. Le difficoltà di applicazione del principio così sancito sono tuttavia evidenti, come sempre più complesse sono le situazioni che possono determinarsi a seguito, ad esempio, della trasmissione da parte di più soggetti del proprio patrimonio genetico. Di qui la proposta di nuove soluzioni, alla luce anche della più recente giurisprudenza francese.
2020
maternità surrogata, ordine pubblico internazionale, Corte di Cassazione italiana, Corte europea dei diritti dell'uomo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/1026619
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