Poco meno di un anno fa, un appello al ministro per i Beni culturali chiedeva una liberalizzazione nelle riproduzioni di beni culturali a fini di ricerca e studio. Tale appello è stato pienamente recepito nel cosiddetto decreto Art Bonus voluto dal ministro Franceschini (d.l. 83/2014). Una piccola “rivoluzione” che faceva dunque ben sperare. Ora si deve però, con tutta probabilità, passare a parlarne al tempo passato, a causa di un emendamento approvato alla Camera al momento della conversione in legge. È troppo sperare che nei prossimi giorni, nel passaggio al Senato, qualcuno si renda conto dell’errore commesso e abroghi questo emendamento?

Sulla riproduzione dei beni culturali

Brugnoli, Andrea
2014-01-01

Abstract

Poco meno di un anno fa, un appello al ministro per i Beni culturali chiedeva una liberalizzazione nelle riproduzioni di beni culturali a fini di ricerca e studio. Tale appello è stato pienamente recepito nel cosiddetto decreto Art Bonus voluto dal ministro Franceschini (d.l. 83/2014). Una piccola “rivoluzione” che faceva dunque ben sperare. Ora si deve però, con tutta probabilità, passare a parlarne al tempo passato, a causa di un emendamento approvato alla Camera al momento della conversione in legge. È troppo sperare che nei prossimi giorni, nel passaggio al Senato, qualcuno si renda conto dell’errore commesso e abroghi questo emendamento?
2014
Riproduzione fotografica; Beni culturali; Beni archivistici; Normativa
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/1022691
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