La recensione considera la ricostruzione teatrale, da parte di Livio Rossetti, della vicenda di Socrate come riferita da Platone soprattutto nel dialogo 'Critone', sondando le ragioni filosofiche per le quali Socrate rifiuta le pressioni degli allievi a fuggire dal carcere, sottraendosi con l'inganno alla condanna a morte. Quest'ultima sancisce a suo dire un danno del corpo, mentre l'inganno sancirebbe un più grave danno dell'anima. Socrate rivendica in merito la propria integrale autonomia di giudizio, formatasi con l'esercizio filosofico protratto per tutta la sua vita.

Recensione a L. ROSSETTI, Convincere Socrate, Diogene Multimedia Bologna 2017

Napolitano Linda
2019-01-01

Abstract

La recensione considera la ricostruzione teatrale, da parte di Livio Rossetti, della vicenda di Socrate come riferita da Platone soprattutto nel dialogo 'Critone', sondando le ragioni filosofiche per le quali Socrate rifiuta le pressioni degli allievi a fuggire dal carcere, sottraendosi con l'inganno alla condanna a morte. Quest'ultima sancisce a suo dire un danno del corpo, mentre l'inganno sancirebbe un più grave danno dell'anima. Socrate rivendica in merito la propria integrale autonomia di giudizio, formatasi con l'esercizio filosofico protratto per tutta la sua vita.
2019
9788893620801
Socrate Platone Critone leggi obbedienza
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