INTRODUCTION: In the last decade in Italy, different team-based primary care models have been developed that involve the collaboration of General Practitioners (GPs) with other professionals, such as nurses. AIMS: To investigate the GPs attitude towards the role and levels of autonomy of nurses in the primary care settings. METHODS: A two-phase exploratory study was performed: 1) a focus group with a purposeful sample of 12 GPs was conducted to identify the potential patients-clients/problems and activities that might be assigned to nurses; 2) a questionnaire was developed to analyze the levels of autonomy GPs assigned to nurses for different patients-clients/problems and activities. The questionnaire was administered to a convenience sample of 45 GPs, who were also interviewed to explain their choices. RESULTS: GPs recognized autonomy to nurses in the assessment, monitoring and education on lifestyles, prevention of falls, malnutrition and compliance with treatments; in performing technical and organizational activities. They believed necessary supervision or providing indications to nurses in the management of chronic patients, especially in the assessment of signs and symptoms of deterioration, in monitoring and follow-up and partly on the contents of health education. Finally, GPs felt responsible of the management of pluri-pathological and unstable patients, such as heart failure patients, due to their highly unpredictable and rapid deterioration. CONCLUSIONS: GPs expressed a positive attitude towards the role of nurses in the primary care setting, which varied depending on patients' instability and clinical complexity.

Riassunto. Introduzione. Da circa un decennio in Italia si sono sviluppati vari modelli di cure primarie territoriali che prevedono l'inserimento di infermieri nei team di medici di medicina generale (MMG). Obiettivi. Indagare esperienze ed aspettative dei MMG rispetto ai livelli di autonomia e interdipendenza dell'infermiere inserito nei team di medicina generale. Metodi. Studio esplorativo in 2 fasi: 1) focus group con un campione propositivo di 12 MMG per individuare le tipologie di utenti/problemi e di attività affidabili agli infermieri; 2) costruzione di un questionario ad hoc per indagare il grado di autonomia/interdipendenza assegnato agli infermieri dai MMG per le diverse tipologie di utenti/problemi e attività. Il questionario è stato somministrato ad un campione di convenienza di 45 MMG, che sono stati poi intervistati per comprendere le motivazioni delle loro scelte. Risultati. I MMG riconoscono autonomia agli infermieri: nell'accertamento, monitoraggio e educazione sugli stili di vita, sulla prevenzione delle cadute, della malnutrizione e sulla compliance ai trattamenti; nell'esecuzione di attività tecnico-assistenziali e organizzative. Ritengono necessario garantire supervisione o fornire indicazioni agli infermieri nella gestione dei pazienti cronici, soprattutto nell'accertamento di segni e sintomi di riacutizzazione, nel monitoraggio e follow-up e in parte anche nei contenuti dei programmi educativi. Infine, ritengono di loro competenza la gestione dei pazienti pluri-patologici e instabili, ad esempio con scompenso cardiaco, in quanto quadri clinici che possono evolvere repentinamente e caratterizzati da notevole imprevedibilità. Conclusioni. I MMG esprimono un forte orientamento all'interdipendenza operativa, che viene modulata in rapporto all'instabilità e complessità clinica degli utenti.

L’integrazione degli infermieri nei team di Medicina Generale: il punto di vista dei Medici di Medicina Generale [The team-based care models in primary care: General Practitioners' perspectives on nurses' role.]

Longhini, Jessica;Ambrosi, Elisa;Dal Degan, Sonia;Saiani, Luisa
2019-01-01

Abstract

INTRODUCTION: In the last decade in Italy, different team-based primary care models have been developed that involve the collaboration of General Practitioners (GPs) with other professionals, such as nurses. AIMS: To investigate the GPs attitude towards the role and levels of autonomy of nurses in the primary care settings. METHODS: A two-phase exploratory study was performed: 1) a focus group with a purposeful sample of 12 GPs was conducted to identify the potential patients-clients/problems and activities that might be assigned to nurses; 2) a questionnaire was developed to analyze the levels of autonomy GPs assigned to nurses for different patients-clients/problems and activities. The questionnaire was administered to a convenience sample of 45 GPs, who were also interviewed to explain their choices. RESULTS: GPs recognized autonomy to nurses in the assessment, monitoring and education on lifestyles, prevention of falls, malnutrition and compliance with treatments; in performing technical and organizational activities. They believed necessary supervision or providing indications to nurses in the management of chronic patients, especially in the assessment of signs and symptoms of deterioration, in monitoring and follow-up and partly on the contents of health education. Finally, GPs felt responsible of the management of pluri-pathological and unstable patients, such as heart failure patients, due to their highly unpredictable and rapid deterioration. CONCLUSIONS: GPs expressed a positive attitude towards the role of nurses in the primary care setting, which varied depending on patients' instability and clinical complexity.
2019
Primary care, team-based models, general practitioners, nurses, role boundary, perspectives.
Cure primarie, team di medicina generale, medici di medicina generale, infermieri, confini di ruolo, percezioni.
Riassunto. Introduzione. Da circa un decennio in Italia si sono sviluppati vari modelli di cure primarie territoriali che prevedono l'inserimento di infermieri nei team di medici di medicina generale (MMG). Obiettivi. Indagare esperienze ed aspettative dei MMG rispetto ai livelli di autonomia e interdipendenza dell'infermiere inserito nei team di medicina generale. Metodi. Studio esplorativo in 2 fasi: 1) focus group con un campione propositivo di 12 MMG per individuare le tipologie di utenti/problemi e di attività affidabili agli infermieri; 2) costruzione di un questionario ad hoc per indagare il grado di autonomia/interdipendenza assegnato agli infermieri dai MMG per le diverse tipologie di utenti/problemi e attività. Il questionario è stato somministrato ad un campione di convenienza di 45 MMG, che sono stati poi intervistati per comprendere le motivazioni delle loro scelte. Risultati. I MMG riconoscono autonomia agli infermieri: nell'accertamento, monitoraggio e educazione sugli stili di vita, sulla prevenzione delle cadute, della malnutrizione e sulla compliance ai trattamenti; nell'esecuzione di attività tecnico-assistenziali e organizzative. Ritengono necessario garantire supervisione o fornire indicazioni agli infermieri nella gestione dei pazienti cronici, soprattutto nell'accertamento di segni e sintomi di riacutizzazione, nel monitoraggio e follow-up e in parte anche nei contenuti dei programmi educativi. Infine, ritengono di loro competenza la gestione dei pazienti pluri-patologici e instabili, ad esempio con scompenso cardiaco, in quanto quadri clinici che possono evolvere repentinamente e caratterizzati da notevole imprevedibilità. Conclusioni. I MMG esprimono un forte orientamento all'interdipendenza operativa, che viene modulata in rapporto all'instabilità e complessità clinica degli utenti.
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