Lo storico dell’arte Giovanni Battista Cavalcaselle scrisse per molti anni all’abate vicentino Pietro Mugna, impegnato in un progetto ambizioso e condiviso: un’edizione italiana della New History of Painting, basata sull’edizione tedesca curata da Max Jordan, precedente fatica di Cavalcaselle e del suo amico inglese Joseph Archer Crowe. Le lettere, inedite, sono state raccolte e trascritte in questo libro, che indaga il contesto storico, politico, letterario, editoriale nel quale agiscono, dibattono e lavorano. In esso compaiono i nomi di Cesare Cantù, Pietro Nobile, Pietro Selvatico, Franz Kugler, Jacob Burckhardt, Giacomo Zanella, Alessandro Rossi, Imbro Tkalac e Felice Le Monnier. Pietro Mugna, un misconosciuto erudito vicentino con trascorsi a Vienna, risulta ora ben collocato nei dibattiti accademici d’ambito mitteleuropeo: gli studi danteschi di Karl Witte, le novità scientifiche di Emil Ruth e Joseph Ennemoser, le posizioni politiche di Karl Joseph Anton Mittermeier sull’Italia. Arrichiscono il volume le introduzioni di Klaus Kempf, direttore di dipartimento alla Biblioteca Nazionale Bavarese, e di Corrado Viola, docente di Letteratura Italiana all’Università di Verona.
Lettere inedite di Giovanni Battista Cavalcaselle all’abate Pietro Mugna 1869-1878. Dalle informative feltrine all’edizione italiana della New History of Painting
giorgio fossaluzza
2019-01-01
Abstract
Lo storico dell’arte Giovanni Battista Cavalcaselle scrisse per molti anni all’abate vicentino Pietro Mugna, impegnato in un progetto ambizioso e condiviso: un’edizione italiana della New History of Painting, basata sull’edizione tedesca curata da Max Jordan, precedente fatica di Cavalcaselle e del suo amico inglese Joseph Archer Crowe. Le lettere, inedite, sono state raccolte e trascritte in questo libro, che indaga il contesto storico, politico, letterario, editoriale nel quale agiscono, dibattono e lavorano. In esso compaiono i nomi di Cesare Cantù, Pietro Nobile, Pietro Selvatico, Franz Kugler, Jacob Burckhardt, Giacomo Zanella, Alessandro Rossi, Imbro Tkalac e Felice Le Monnier. Pietro Mugna, un misconosciuto erudito vicentino con trascorsi a Vienna, risulta ora ben collocato nei dibattiti accademici d’ambito mitteleuropeo: gli studi danteschi di Karl Witte, le novità scientifiche di Emil Ruth e Joseph Ennemoser, le posizioni politiche di Karl Joseph Anton Mittermeier sull’Italia. Arrichiscono il volume le introduzioni di Klaus Kempf, direttore di dipartimento alla Biblioteca Nazionale Bavarese, e di Corrado Viola, docente di Letteratura Italiana all’Università di Verona.File | Dimensione | Formato | |
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