Il presente volume nasce nell’ambito di un vasto progetto di ricerca sulle regioni alpine, sollecitato dalla Trento School of Management che, superando le visioni stereotipate della montagna come luogo marginale rispetto allo sviluppo, ha messo in luce le caratteristiche di territori che partecipano appieno della crescita del paese, come pure delle sue difficoltà e contraddizioni. L’affermazione dell’economia della conoscenza, ha cambiato in modo sostanziale le logiche della localizzazione offrendo nuove opportunità, ma al tempo stesso presentando nuove problematiche per i territori montani per i quali, oltre al venir meno delle condizioni di marginalità, sembra che sia anche leggibile una differente capacità di inserirsi nelle nuove condizioni dello sviluppo. L’idea di fondo del presente volume è di leggere lo sviluppo regionale nel decennio 2003-2012 alla luce dei modelli di convergenza/divergenza dei livelli di benessere (misurati dal PIL pro capite) delle regioni europee. All’interno di questa cornice è possibile dare una nuova lettura del ruolo dei fattori localizzativi sulla crescita, anche attraverso una analisi delle dinamiche settoriali di gruppi di aree con differente densità abitativa, e – al loro interno – delle aree alpine, tenendo anche conto delle reciproche influenze che tendono a stabilirsi tra economie di regioni geograficamente vicine.
La nuova geografia della crescita
Santi, Flavio;
2018-01-01
Abstract
Il presente volume nasce nell’ambito di un vasto progetto di ricerca sulle regioni alpine, sollecitato dalla Trento School of Management che, superando le visioni stereotipate della montagna come luogo marginale rispetto allo sviluppo, ha messo in luce le caratteristiche di territori che partecipano appieno della crescita del paese, come pure delle sue difficoltà e contraddizioni. L’affermazione dell’economia della conoscenza, ha cambiato in modo sostanziale le logiche della localizzazione offrendo nuove opportunità, ma al tempo stesso presentando nuove problematiche per i territori montani per i quali, oltre al venir meno delle condizioni di marginalità, sembra che sia anche leggibile una differente capacità di inserirsi nelle nuove condizioni dello sviluppo. L’idea di fondo del presente volume è di leggere lo sviluppo regionale nel decennio 2003-2012 alla luce dei modelli di convergenza/divergenza dei livelli di benessere (misurati dal PIL pro capite) delle regioni europee. All’interno di questa cornice è possibile dare una nuova lettura del ruolo dei fattori localizzativi sulla crescita, anche attraverso una analisi delle dinamiche settoriali di gruppi di aree con differente densità abitativa, e – al loro interno – delle aree alpine, tenendo anche conto delle reciproche influenze che tendono a stabilirsi tra economie di regioni geograficamente vicine.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.