Abbiamo verificato come, in merito alla successione dello Stato, la soluzione pubblicistica della tradizione francese, pur resistendo in Francia e in non pochi altri Stati, sia storicamente legata al sistema feudale del Medioevo e difficilmente adattabile ai concetti e agli strumenti tecnici del diritto civile (perlomeno di quello italiano). La soluzione privatistica di stampo tedesco appare (se non anche più in linea con il diritto romano, nel quale non mancavano peraltro significative particolarità, quantomeno) preferibile per il diritto contemporaneo, dovendosi pertanto valutare positivamente la scelta abbastanza chiaramente compiuta dal Codice civile del 1942 in favore di essa, nonostante che vigente il Codice civile del 1865 fosse ancora forte, pure nella materia in esame, l’influsso francese. In ogni caso, l’adesione da parte di un ordinamento giuridico all’una o all’altra prospettiva può comportare significative conseguenze, sia sul piano sostanziale sia su quello internazional-privatistico, perlomeno là dove si ponga una questione non specificamente regolata e si valuti di applicare, oppure non, la comune disciplina successoria. Per quanto concerne il diritto internazionale privato italiano, la l. n. 218 del 1995 ha posto, nell’art. 49, una disciplina – non inequivocabile ma – pregevole, in quanto idonea – se interpretata nel modo preferibile – a risolvere tutte le principali questioni a essa collegate in modo equilibrato, sia per lo Stato italiano sia per gli Stati stranieri la cui normativa potrebbe confliggere con quella italiana. Il reg. UE n. 650 del 2012 ha però poi largamente superato tale disciplina, preoccupandosi di tutelare la posizione, pretesa di svantaggio, degli Stati aderenti al modello pubblicistico. Tale soluzione, dal punto di vista internazional-privatistico, può essere condivisa ma, dal punto di vista civilistico, contribuisce a mantenere viva una idea di successione dello Stato che l’epoca moderna avrebbe potuto (per non dire dovuto) abbandonare, come dimostrato proprio dall’evoluzione italiana.
La successione dello Stato nel diritto italiano tra modello pubblicistico di stampo francese, modello privatistico di stampo tedesco e loro contemperamento nell’art. 33 del regolamento UE n. 650 del 2012
Tescaro, M.
2019-01-01
Abstract
Abbiamo verificato come, in merito alla successione dello Stato, la soluzione pubblicistica della tradizione francese, pur resistendo in Francia e in non pochi altri Stati, sia storicamente legata al sistema feudale del Medioevo e difficilmente adattabile ai concetti e agli strumenti tecnici del diritto civile (perlomeno di quello italiano). La soluzione privatistica di stampo tedesco appare (se non anche più in linea con il diritto romano, nel quale non mancavano peraltro significative particolarità, quantomeno) preferibile per il diritto contemporaneo, dovendosi pertanto valutare positivamente la scelta abbastanza chiaramente compiuta dal Codice civile del 1942 in favore di essa, nonostante che vigente il Codice civile del 1865 fosse ancora forte, pure nella materia in esame, l’influsso francese. In ogni caso, l’adesione da parte di un ordinamento giuridico all’una o all’altra prospettiva può comportare significative conseguenze, sia sul piano sostanziale sia su quello internazional-privatistico, perlomeno là dove si ponga una questione non specificamente regolata e si valuti di applicare, oppure non, la comune disciplina successoria. Per quanto concerne il diritto internazionale privato italiano, la l. n. 218 del 1995 ha posto, nell’art. 49, una disciplina – non inequivocabile ma – pregevole, in quanto idonea – se interpretata nel modo preferibile – a risolvere tutte le principali questioni a essa collegate in modo equilibrato, sia per lo Stato italiano sia per gli Stati stranieri la cui normativa potrebbe confliggere con quella italiana. Il reg. UE n. 650 del 2012 ha però poi largamente superato tale disciplina, preoccupandosi di tutelare la posizione, pretesa di svantaggio, degli Stati aderenti al modello pubblicistico. Tale soluzione, dal punto di vista internazional-privatistico, può essere condivisa ma, dal punto di vista civilistico, contribuisce a mantenere viva una idea di successione dello Stato che l’epoca moderna avrebbe potuto (per non dire dovuto) abbandonare, come dimostrato proprio dall’evoluzione italiana.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Coper - vol I.pdf
accesso aperto
Descrizione: Copertina Casi controversi in materia di diritto delle successioni - Volume I
Tipologia:
Documento in Post-print
Licenza:
Dominio pubblico
Dimensione
337.97 kB
Formato
Adobe PDF
|
337.97 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.