L’art. 230 ter c.c., introdotto dalla legge 76/2016, stabilisce quali sono i diritti del convivente di fatto che collabora nell’impresa dell’altro convivente. Attraverso un confronto con l’art. 230 bis c.c., il contributo, dopo aver inquadrato la nuova fattispecie, mira a proporre una prima ipotesi ricostruttiva delle differenze di disciplina tra i due istituti, non ritenute sempre costituire una disparità di trattamento tra familiare collaboratore e convivente di fatto. Viene poi brevemente approfondito il possibile contributo che il contratto di convivenza potrebbe dare nell’individuazione dei diritti del convivente di fatto in questa ipotesi.
L’art. 230-ter c. c. e i diritti del convivente che collabora nell’impresa
paolo butturini
2018-01-01
Abstract
L’art. 230 ter c.c., introdotto dalla legge 76/2016, stabilisce quali sono i diritti del convivente di fatto che collabora nell’impresa dell’altro convivente. Attraverso un confronto con l’art. 230 bis c.c., il contributo, dopo aver inquadrato la nuova fattispecie, mira a proporre una prima ipotesi ricostruttiva delle differenze di disciplina tra i due istituti, non ritenute sempre costituire una disparità di trattamento tra familiare collaboratore e convivente di fatto. Viene poi brevemente approfondito il possibile contributo che il contratto di convivenza potrebbe dare nell’individuazione dei diritti del convivente di fatto in questa ipotesi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.