Se la polisemicità delle immagini e la loro capacità di condensare, rendere manifeste, documentare dimensioni diversamente non rilevabili o descrivibili [Mattioli, 1986; 1991] sono qualità ampiamente riconosciute delle immagini, queste – per essere impiegate utilmente in un processo di ricerca – devono essere trattate secondo un approccio scientifico che sia non solo in grado di sistematizzare i dati visuali a disposizione (realizzati o reperiti dal ricercatore o prodotti dai partecipanti alla ricerca) ma anche di dare rigore alla loro raccolta e analisi. Proprio con questo obiettivo, ciò che proponiamo in questo contributo è ripensare la Grounded Theory (GT nel testo) in una sua possibile declinazione visuale
Come ripensare la “Grounded Theory” in chiave visuale?
Ghirotto Luca;
2016-01-01
Abstract
Se la polisemicità delle immagini e la loro capacità di condensare, rendere manifeste, documentare dimensioni diversamente non rilevabili o descrivibili [Mattioli, 1986; 1991] sono qualità ampiamente riconosciute delle immagini, queste – per essere impiegate utilmente in un processo di ricerca – devono essere trattate secondo un approccio scientifico che sia non solo in grado di sistematizzare i dati visuali a disposizione (realizzati o reperiti dal ricercatore o prodotti dai partecipanti alla ricerca) ma anche di dare rigore alla loro raccolta e analisi. Proprio con questo obiettivo, ciò che proponiamo in questo contributo è ripensare la Grounded Theory (GT nel testo) in una sua possibile declinazione visualeFile | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Come_ripensare_la_Grounded_Theory_in_chi.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Versione dell'editore
Licenza:
Accesso ristretto
Dimensione
3.15 MB
Formato
Adobe PDF
|
3.15 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.