Gli ultimi venti anni hanno assistito ad un netto cambiamento delle caratteristiche e degli obiettivi della pedagogia medica. Partendo da una condizione “professorocentrica” nel cui ambito ciascun docente impartiva lezioni dal contenuto e dalle sfumature proprie dell’attività scientifica e clinica di se stesso, si è lentamente giunti ad una visione “studentecentrica” tesa, nel Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, alla trasmissione del bagaglio culturale e delle abilità pratiche necessari per la formazione del Medico di Medicina Generale. La situazione di partenza presentava il pregio di concedere a ciascun docente la possibilità di dare il meglio, permetteva di fare emergere un ridotto numero di studenti eccellenti, che frequentavano queste o quelle aule per scelta e non per obbligo, ma lasciava al proprio destino la grandissima parte degli aspiranti medici, i quali, privi di direttive certe e definite, non riuscivano a focalizzare le conoscenze necessarie alla propria formazione. La condizione attuale supera questi problemi ma presenta ancora un limite. Studenti di Università italiane diverse possono, in questo o in quel campo, acquisire conoscenze di vario livello, essendo alcuni stimolati, sia pure nei limiti del core curriculum, a dirigere la propria attenzione in un settore altri in un altro. Queste considerazioni hanno indotto UNIREUMA (l’associazione che riunisce tutti coloro che a vario titolo svolgono funzioni di docente di Reumatologia nelle Università) a dare vita al tentativo di uniformare il bagaglio culturale reumatologico degli studenti di qualsivoglia Università. Il razionale di partenza è stato quello di assegnare a ciascun docente argomenti in cui avesse una comprovata qualificazione scientifica e clinica. La tappa successiva è stata quella di precisare, in ogni capitolo, quanto lo studente non possa non sapere, corredando ogni capitolo con un questionario a risposte multiple teso a testare l’acquisizione dell’argomento trattato. Consci di non essere stati i primi a ritenere che in un’epoca di crollo dei confini e di mobilità sanitaria (dei medici al di là di quelle dei pazienti) fosse indispensabile delineare in modo uniforme sul territorio nazionale le caratteristiche e i limiti della preparazione del Medico di Medicina Generale, i Reumatologi hanno dato vita a questo volume che vuole rappresentare il primo di una serie tesa ad uniformare la preparazione dello Specialista in Reumatologia così come quella di studenti iscritti ad altri Corsi di Laurea che comprendono la disciplina. Questa esigenza, comune ad altri settori, è resa più cogente per alcune specificità della Reumatologia: nata come Patologia Medica delle malattie articolari, ha visto estendere i propri confini per comprendere malattie e sindromi che interessano altre strutture dell’apparato locomotore (tessuti molli, ossa) accomunate dal sintomo dolore muscoloscheletrico o condizioni che interessano soprattutto organi ed apparati diversi (polmone, cuore, rene, etc) ma comportano più o meno frequentemente un interessamento articolare e possono esordire con un’artropatia. Le diversità pur esistenti nelle vocazioni scientifiche e cliniche delle varie Scuole non possono tradursi in bagagli culturali differenziati fra studenti di sedi diverse.

Reumatologia. Per studenti e medici di medicina generale

Simone Perniola
Writing – Original Draft Preparation
2014-01-01

Abstract

Gli ultimi venti anni hanno assistito ad un netto cambiamento delle caratteristiche e degli obiettivi della pedagogia medica. Partendo da una condizione “professorocentrica” nel cui ambito ciascun docente impartiva lezioni dal contenuto e dalle sfumature proprie dell’attività scientifica e clinica di se stesso, si è lentamente giunti ad una visione “studentecentrica” tesa, nel Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, alla trasmissione del bagaglio culturale e delle abilità pratiche necessari per la formazione del Medico di Medicina Generale. La situazione di partenza presentava il pregio di concedere a ciascun docente la possibilità di dare il meglio, permetteva di fare emergere un ridotto numero di studenti eccellenti, che frequentavano queste o quelle aule per scelta e non per obbligo, ma lasciava al proprio destino la grandissima parte degli aspiranti medici, i quali, privi di direttive certe e definite, non riuscivano a focalizzare le conoscenze necessarie alla propria formazione. La condizione attuale supera questi problemi ma presenta ancora un limite. Studenti di Università italiane diverse possono, in questo o in quel campo, acquisire conoscenze di vario livello, essendo alcuni stimolati, sia pure nei limiti del core curriculum, a dirigere la propria attenzione in un settore altri in un altro. Queste considerazioni hanno indotto UNIREUMA (l’associazione che riunisce tutti coloro che a vario titolo svolgono funzioni di docente di Reumatologia nelle Università) a dare vita al tentativo di uniformare il bagaglio culturale reumatologico degli studenti di qualsivoglia Università. Il razionale di partenza è stato quello di assegnare a ciascun docente argomenti in cui avesse una comprovata qualificazione scientifica e clinica. La tappa successiva è stata quella di precisare, in ogni capitolo, quanto lo studente non possa non sapere, corredando ogni capitolo con un questionario a risposte multiple teso a testare l’acquisizione dell’argomento trattato. Consci di non essere stati i primi a ritenere che in un’epoca di crollo dei confini e di mobilità sanitaria (dei medici al di là di quelle dei pazienti) fosse indispensabile delineare in modo uniforme sul territorio nazionale le caratteristiche e i limiti della preparazione del Medico di Medicina Generale, i Reumatologi hanno dato vita a questo volume che vuole rappresentare il primo di una serie tesa ad uniformare la preparazione dello Specialista in Reumatologia così come quella di studenti iscritti ad altri Corsi di Laurea che comprendono la disciplina. Questa esigenza, comune ad altri settori, è resa più cogente per alcune specificità della Reumatologia: nata come Patologia Medica delle malattie articolari, ha visto estendere i propri confini per comprendere malattie e sindromi che interessano altre strutture dell’apparato locomotore (tessuti molli, ossa) accomunate dal sintomo dolore muscoloscheletrico o condizioni che interessano soprattutto organi ed apparati diversi (polmone, cuore, rene, etc) ma comportano più o meno frequentemente un interessamento articolare e possono esordire con un’artropatia. Le diversità pur esistenti nelle vocazioni scientifiche e cliniche delle varie Scuole non possono tradursi in bagagli culturali differenziati fra studenti di sedi diverse.
2014
9788879475891
Reumatologia
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/991615
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact