Tra le diverse prerogative riconosciute dalla legge 20 maggio 2016, n. 76 ai conviventi di fatto, indipendentemente dalla circostanza che gli stessi abbiano stipulato un contratto di convivenza 1, si segnala il diritto al risarcimento del danno da morte, regolato dall'art. 1, comma 49°, il quale sancisce espressamente che, in caso di decesso del partner, derivante da fatto illecito di un terzo, nell'individuazione del danno risarcibile si applicano i medesimi criteri individuati per il risarcimento del danno al coniuge superstite. Il presente contributo va a indagare su tale peculiare riconoscimento.
IL RISARCIMENTO DEL DANNO DA MORTE DEL CONVIVENTE
Parini Giorgia Anna
2019-01-01
Abstract
Tra le diverse prerogative riconosciute dalla legge 20 maggio 2016, n. 76 ai conviventi di fatto, indipendentemente dalla circostanza che gli stessi abbiano stipulato un contratto di convivenza 1, si segnala il diritto al risarcimento del danno da morte, regolato dall'art. 1, comma 49°, il quale sancisce espressamente che, in caso di decesso del partner, derivante da fatto illecito di un terzo, nell'individuazione del danno risarcibile si applicano i medesimi criteri individuati per il risarcimento del danno al coniuge superstite. Il presente contributo va a indagare su tale peculiare riconoscimento.File in questo prodotto:
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