Lo studio è incentrato sul maori, una lingua austronesiana, della famiglia linguistica polinesiana orientale, oggi parlata in modo quasi esclusivo dalla popolazione autoctona della Nuova Zelanda, quella per l’appunto di etnia maori. Nel lavoro si prendono in esame aspetti della lingua e della cultura maori con riferimento alla ricca ed elaborata tradizione orale, comprendente canti, lamenti, preghiere, genealogie, discorsi e proverbi. All’interno di questo patrimonio, tramandato di generazione in generazione e solo in parte trascritto, si considera il genere dei proverbi, detti whakataukī, e si rivolge l’attenzione al campo semantico del cibo. Al fine di introdurre l’indagine linguistica e di collocarla nel suo precipuo ambito socio-culturale, nello studio viene posta attenzione anzitutto ai nessi esistenti tra il patrimonio orale e le diverse fasi di occupazione territoriale della Nuova Zelanda. Successivamente, si procede con l’illustrare alcuni dei principali valori simbolici e significati culturali che il cibo assume nella realtà maori in relazione a diversi contesti e modalità d’uso. Dei whakataukī, una forma espressiva poetica caratterizzata da ritmo e musicalità e, al contempo, uno specifico genere testuale di notevole rilevanza socio-culturale, vengono delineate le principali caratteristiche e funzioni. Si procede dunque con l’analisi linguistica di un campione rappresentativo costituito da 151 proverbi di tipo alimentare desunti dalla raccolta di Karetū (2009).

La kumara non dice quanto e´dolce. Proverbi alimentari nella tradizione orale maori.

Marta Degani
2018-01-01

Abstract

Lo studio è incentrato sul maori, una lingua austronesiana, della famiglia linguistica polinesiana orientale, oggi parlata in modo quasi esclusivo dalla popolazione autoctona della Nuova Zelanda, quella per l’appunto di etnia maori. Nel lavoro si prendono in esame aspetti della lingua e della cultura maori con riferimento alla ricca ed elaborata tradizione orale, comprendente canti, lamenti, preghiere, genealogie, discorsi e proverbi. All’interno di questo patrimonio, tramandato di generazione in generazione e solo in parte trascritto, si considera il genere dei proverbi, detti whakataukī, e si rivolge l’attenzione al campo semantico del cibo. Al fine di introdurre l’indagine linguistica e di collocarla nel suo precipuo ambito socio-culturale, nello studio viene posta attenzione anzitutto ai nessi esistenti tra il patrimonio orale e le diverse fasi di occupazione territoriale della Nuova Zelanda. Successivamente, si procede con l’illustrare alcuni dei principali valori simbolici e significati culturali che il cibo assume nella realtà maori in relazione a diversi contesti e modalità d’uso. Dei whakataukī, una forma espressiva poetica caratterizzata da ritmo e musicalità e, al contempo, uno specifico genere testuale di notevole rilevanza socio-culturale, vengono delineate le principali caratteristiche e funzioni. Si procede dunque con l’analisi linguistica di un campione rappresentativo costituito da 151 proverbi di tipo alimentare desunti dalla raccolta di Karetū (2009).
2018
978-88-6274-884-1
proverbi alimentari, lingua maori, tradizione orale
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