Ambienti per animali: tra fonti, archeologia e scienza, Roman buildings for animals: between sources, archeology and science

Questo studio conferma che l’analisi del fosforo può essere utilizzata come mezzo rilevatore e prova di attività umana passata (Migliavacca et al, 2013). Brevemente, infatti, nel suolo la fonte naturale di fosforo è l'apatite che lentamente e con tempi geologici rilascia il P nel suolo. Quando l’attività umana e/o le attività ad essa annesse si concentrano in un sito, lasciano nel terreno dei resti organici che contengono anche P il quale successivamente si lega al Fe, Al, o Ca per formare composti chimici più stabili. Il fosforo a questo punto è altamente resistente all'ossidazione, riduzione, lisciviazione e di conseguenza il P arrivato al terreno si accumula nel sito di deposizione. In seguito ad una occupazione da parte dell’uomo prolungata del territorio, l'accumulo di P diventa importante soprattutto quando confrontato con il contenuto di un suolo naturale. Il tenore di fosforo trovato in questo lavoro conferma l’ipotesi di essere di fronte ad ambienti utilizzati per riparare animali domestici.