Il saggio introduce alla VI Edizione del Convegno annuale di Medicina narrativa, organizzato dall'IRCCS-CRO (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico-Centro di Riferimento Oncologico) di Aviano (PN): questa VI Edizione s'intitola "Espressioni di cura. Pragmatica della Medicina Narrativa". Il saggio introduttivo non solo fa il punto sulle edizioni precedenti (2011-2016), ma entra nel merito dei 9 Laboratori organizzati in contemporanea nel giorno del Convegno (31 maggio 2017), del loro impianto e degli obiettivi formativi rivolti agli oltre 100 operatori della sanità della Regione Friuli Venezia Giulia, lì convenuti per il Convegno stesso. Tratto comune di tutti i Laboratori pare esser stato quello di "sollecitare delle emozioni; consentire a ogni partecipante di riconoscere quelle emozioni come proprie, perché già vissute o potenzialmente vivibili; far prender coscienza di quelle emozioni, per dar loro nome e parola e riflettere su di esse; giungere a far consolidare e ‘portare a casa’ l’esperienza di comprensione emozionale vissuta insieme nel Laboratorio, per riutilizzarla poi proficuamente al rientro nelle varie sedi lavorative" (p. 11).
Introduzione. Le emozioni incarnate. Fare il punto su una formazione narrativa alla cura
Linda Napolitano
2018-01-01
Abstract
Il saggio introduce alla VI Edizione del Convegno annuale di Medicina narrativa, organizzato dall'IRCCS-CRO (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico-Centro di Riferimento Oncologico) di Aviano (PN): questa VI Edizione s'intitola "Espressioni di cura. Pragmatica della Medicina Narrativa". Il saggio introduttivo non solo fa il punto sulle edizioni precedenti (2011-2016), ma entra nel merito dei 9 Laboratori organizzati in contemporanea nel giorno del Convegno (31 maggio 2017), del loro impianto e degli obiettivi formativi rivolti agli oltre 100 operatori della sanità della Regione Friuli Venezia Giulia, lì convenuti per il Convegno stesso. Tratto comune di tutti i Laboratori pare esser stato quello di "sollecitare delle emozioni; consentire a ogni partecipante di riconoscere quelle emozioni come proprie, perché già vissute o potenzialmente vivibili; far prender coscienza di quelle emozioni, per dar loro nome e parola e riflettere su di esse; giungere a far consolidare e ‘portare a casa’ l’esperienza di comprensione emozionale vissuta insieme nel Laboratorio, per riutilizzarla poi proficuamente al rientro nelle varie sedi lavorative" (p. 11).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.