Gli infortuni sul lavoro (IL) interessano pressoché tutti gli ambienti di lavoro e rappresentano un indicatore sintetico del sistema salute e sicurezza sul lavoro. L’eziologia degli IL è multifattoriale, con interazione articolata fra cause tecniche, organizzative, procedurali e il contributo del fattore umano. Gli IL hanno molteplici conseguenze sanitarie e non sanitarie per individuo, imprese e società. Il ruolo del medico del lavoro nella prevenzione primaria, secondaria e terziaria degli IL deve essere valorizzato, nel rispetto di linee guida e codici etici nazionali e internazionali, della normativa italiana e nel solco delle attuali evidenze tecnico-scientifiche, che ne prevedono un rilevante ruolo. I campi d’intervento spaziano dalla collaborazione alla valutazione e analisi del rischio infortunistico incluso il rischio verso terzi, alla collaborazione nel disegno di metodi e procedure di salute e sicurezza sul lavoro, alla scelta dei dispositivi di protezione individuale, alla valutazione del fattore umano attraverso moderne procedure di sorveglianza sanitaria, alla gestione di singoli casi, con attenzione alla formulazione del giudizio d’idoneità lavorativa post-infortunio, alla riabilitazione e ricollocazione lavorativa, all’organizzazione del primo soccorso. La necessità di condurre sul campo valutazioni di efficacia d’interventi preventivi multidisciplinari, con approccio pragmatico che adotti soluzioni applicabili in azienda, è infine richiesta al medico del lavoro per innescare meccanismi virtuosi di buone pratiche tecnico-scientifiche, al fine di ridurre il rischio infortunistico.
Infortuni sul lavoro
Stefano Porru;Angela Carta;Roberto Carrara;
2018-01-01
Abstract
Gli infortuni sul lavoro (IL) interessano pressoché tutti gli ambienti di lavoro e rappresentano un indicatore sintetico del sistema salute e sicurezza sul lavoro. L’eziologia degli IL è multifattoriale, con interazione articolata fra cause tecniche, organizzative, procedurali e il contributo del fattore umano. Gli IL hanno molteplici conseguenze sanitarie e non sanitarie per individuo, imprese e società. Il ruolo del medico del lavoro nella prevenzione primaria, secondaria e terziaria degli IL deve essere valorizzato, nel rispetto di linee guida e codici etici nazionali e internazionali, della normativa italiana e nel solco delle attuali evidenze tecnico-scientifiche, che ne prevedono un rilevante ruolo. I campi d’intervento spaziano dalla collaborazione alla valutazione e analisi del rischio infortunistico incluso il rischio verso terzi, alla collaborazione nel disegno di metodi e procedure di salute e sicurezza sul lavoro, alla scelta dei dispositivi di protezione individuale, alla valutazione del fattore umano attraverso moderne procedure di sorveglianza sanitaria, alla gestione di singoli casi, con attenzione alla formulazione del giudizio d’idoneità lavorativa post-infortunio, alla riabilitazione e ricollocazione lavorativa, all’organizzazione del primo soccorso. La necessità di condurre sul campo valutazioni di efficacia d’interventi preventivi multidisciplinari, con approccio pragmatico che adotti soluzioni applicabili in azienda, è infine richiesta al medico del lavoro per innescare meccanismi virtuosi di buone pratiche tecnico-scientifiche, al fine di ridurre il rischio infortunistico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.