La presente ricerca ha per oggetto la disposizione negoziale del possesso in una prospettiva storico-comparatistica. In particolare, attraverso una comparazione diacronica tra il diritto civile vigente e il diritto romano di epoca classica, si vuole mettere in luce che anche una situazione possessoria – tradizionalmente qualificata in termini di situazione di fatto, quindi, in quanto tale, inidonea a circolare inter vivos – può circolare, con riguardo al diritto positivo, attraverso un contratto atipico di immissione nel possesso, con riguardo alle fonti classiche, in forza di una manifestazione di volontà idonea a plasmare il suo contenuto. Ricostruendo i complessi profili relativi alla natura giuridica e alla disciplina del possesso, si vuole valorizzare la definizione di quest’ultimo in termini di potere, nonché la sua autonomia concettuale da ricollegarsi soprattutto al valore d’uso dei beni. Si vuole quindi esprimere la relazione di materiale disponibilità tra un soggetto e la res oggetto di cessione nei termini di un’attribuzione patrimoniale, evidenziando quindi una linea di continuità tra passato e presente identificabile nei differenti modelli di emersione della negoziabilità di una situazione possessoria.
Il possesso tra (in)disponibilità e circolazione negoziale. Un'indagine diacronica.
beghini, Marta
2018-01-01
Abstract
La presente ricerca ha per oggetto la disposizione negoziale del possesso in una prospettiva storico-comparatistica. In particolare, attraverso una comparazione diacronica tra il diritto civile vigente e il diritto romano di epoca classica, si vuole mettere in luce che anche una situazione possessoria – tradizionalmente qualificata in termini di situazione di fatto, quindi, in quanto tale, inidonea a circolare inter vivos – può circolare, con riguardo al diritto positivo, attraverso un contratto atipico di immissione nel possesso, con riguardo alle fonti classiche, in forza di una manifestazione di volontà idonea a plasmare il suo contenuto. Ricostruendo i complessi profili relativi alla natura giuridica e alla disciplina del possesso, si vuole valorizzare la definizione di quest’ultimo in termini di potere, nonché la sua autonomia concettuale da ricollegarsi soprattutto al valore d’uso dei beni. Si vuole quindi esprimere la relazione di materiale disponibilità tra un soggetto e la res oggetto di cessione nei termini di un’attribuzione patrimoniale, evidenziando quindi una linea di continuità tra passato e presente identificabile nei differenti modelli di emersione della negoziabilità di una situazione possessoria.File | Dimensione | Formato | |
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