Rifrazioni della giustizia ne "Le Comte de Monte-Cristo" di Alexandre Dumas

Justice is a delicate divinity: all men declare to worship her, but it’s rare to find a true believer. Greed, jealousy, and lust of power await to surprise, break, and manipulate her to reduce its action for selfish purposes. Avenging justice to bring her back to the original integrity: this is the deep meaning of Monte-Cristo’s action and the universal value of Dumas’ novel, which reveals long-lived monsters and exalts timeless heroes, and whose relevance is renewed, generation after generation, since Revenge must be constantly repeated, as human faults and errors are repeated, in a narrative rhythm of sequences of fall and redemption, which keeps the reader glued on the page and on its promise of salvation.

La giustizia è una fragile divinità: non vi è uomo che non dichiari di praticarne il culto, ma è raro trovare un vero credente. Avidità, gelosia, bramosia di potere attendono di sorprenderla, spezzarla e manipolarla per ridurne l’azione a fini egoistici. Vendicare la giustizia per riconsegnarla alla primitiva integrità: è questo il senso profondo dell’azione di Monte-Cristo e il valore universale del romanzo dumasiano, che smaschera mostri longevi ed esalta eroi senza tempo, e la cui attualità si rinnova, generazione dopo generazione, poiché l’azione vendicatrice chiede di essere costantemente ripetuta, così come si ripetono le colpe e gli errori umani, in una narrazione ritmata su sequenze di caduta e redenzione, che mantengono il lettore legato alla pagina e alla promessa di salvezza ad essa consegnata.