Edith Stein (Breslavia 1881, Auscwitz 1942) ha contribuito in modo originale al pensiero del Novecento, quale interprete raffinata del realismo fenomenologico e quale studiosa appassionata, secondo il metodo husserliano, della regione dell’essere persona. La sua antropologia filosofica ha messo in luce non solo la struttura ontologica della persona umana, ma anche quella dimensione essenziale che è la sua formazione. Attraverso i saggi dedicati dall’autrice alla Bildung e una lettura integrale dell’opera steiniana questo saggio delinea una vera e propria fenomenologia della formazione che, oltre a presentare la posizione della Stein si offre quale strumento per educatori, formatori, insegnanti e quanti si prendono cura del fiorire dell’umano, per fondare la pratica pedagogica su solide basi filosofiche.
Fenomenologia della formazione. Il contributo di Edith Stein
Marco Ubbiali
2017-01-01
Abstract
Edith Stein (Breslavia 1881, Auscwitz 1942) ha contribuito in modo originale al pensiero del Novecento, quale interprete raffinata del realismo fenomenologico e quale studiosa appassionata, secondo il metodo husserliano, della regione dell’essere persona. La sua antropologia filosofica ha messo in luce non solo la struttura ontologica della persona umana, ma anche quella dimensione essenziale che è la sua formazione. Attraverso i saggi dedicati dall’autrice alla Bildung e una lettura integrale dell’opera steiniana questo saggio delinea una vera e propria fenomenologia della formazione che, oltre a presentare la posizione della Stein si offre quale strumento per educatori, formatori, insegnanti e quanti si prendono cura del fiorire dell’umano, per fondare la pratica pedagogica su solide basi filosofiche.File | Dimensione | Formato | |
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