La complessità organizzativa è sempre più una proprietà emergente, che caratterizza molti contesti di produzione di beni e servizi e assume varie configurazioni. Un modo particolarmente efficace per studiarla, comprenderla, disegnarla, è quello di porsi dal punto di vista di coloro che la abitano. La ricerca presentata nel volume, che ha coinvolto gli operatori appartenenti a tre servizi di salute mentale, ha cercato quindi di cogliere la qualità della vita lavorativa partendo da tre interrogativi di ricerca, che hanno attraversato il percorso di analisi. In primo luogo, si è voluto esplorare le caratteristiche fondamentali della cultura del lavoro, e quindi gli aspetti di significato che compongono gli orientamenti al lavoro e possono influenzare la valutazione della condizione lavorativa. In secondo luogo, ci si è interrogati sull’eterogeneità delle condizioni che contraddistinguono i servizi di salute mentale, avendo a riferimento alcune variabili in grado di descriverle e interpretarle, quali l’organizzazione del lavoro e il profilo professionale e socio-anagrafico-culturale degli intervistati. In terzo luogo, si è voluto verificare, sempre con attenzione alla qualità della vita lavorativa, quali fossero le variabili che meglio contribuiscono all’interpretazione della complessità, più sensibili quindi alla spiegazione delle differenze, da poter impiegare anche in ulteriori approfondimenti. Lo studio della qualità della vita lavorativa, un approccio che estende l’analisi oltre la qualità del lavoro, considerando anche gli aspetti della relazione fra lavoro e vita, ha permesso di di-segnare un altro tassello dell’eterogeneità che sta caratterizzando la società dei lavori.

Qualità della vita lavorativa nelle organizzazioni complesse. Il caso dei servizi di salute mentale

GOSETTI, Giorgio
2016-01-01

Abstract

La complessità organizzativa è sempre più una proprietà emergente, che caratterizza molti contesti di produzione di beni e servizi e assume varie configurazioni. Un modo particolarmente efficace per studiarla, comprenderla, disegnarla, è quello di porsi dal punto di vista di coloro che la abitano. La ricerca presentata nel volume, che ha coinvolto gli operatori appartenenti a tre servizi di salute mentale, ha cercato quindi di cogliere la qualità della vita lavorativa partendo da tre interrogativi di ricerca, che hanno attraversato il percorso di analisi. In primo luogo, si è voluto esplorare le caratteristiche fondamentali della cultura del lavoro, e quindi gli aspetti di significato che compongono gli orientamenti al lavoro e possono influenzare la valutazione della condizione lavorativa. In secondo luogo, ci si è interrogati sull’eterogeneità delle condizioni che contraddistinguono i servizi di salute mentale, avendo a riferimento alcune variabili in grado di descriverle e interpretarle, quali l’organizzazione del lavoro e il profilo professionale e socio-anagrafico-culturale degli intervistati. In terzo luogo, si è voluto verificare, sempre con attenzione alla qualità della vita lavorativa, quali fossero le variabili che meglio contribuiscono all’interpretazione della complessità, più sensibili quindi alla spiegazione delle differenze, da poter impiegare anche in ulteriori approfondimenti. Lo studio della qualità della vita lavorativa, un approccio che estende l’analisi oltre la qualità del lavoro, considerando anche gli aspetti della relazione fra lavoro e vita, ha permesso di di-segnare un altro tassello dell’eterogeneità che sta caratterizzando la società dei lavori.
2016
978-88-917-2997-2
organizzazione complessa
qualità del lavoro
qualità della vita lavorativa
cultura del lavoro
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