This dissertation investigates some distinctive aspects of the concept of the political in classical Greece, marked by the historical emergence of the independent city-state (pòlis). In particular, the dissertation argues that three conceptual facets characterize the political in the classical Greek city-state: mèson, stàsis, èros. This view draws on insights proceeding from French anthropological history, founded by Louis Gernet in the early 1900s. The work of Gernet’s student Vernant, of his colleagues Detienne and Vidal-Naquet, and of other scholars who adopted their innovative methodology to approach the study of classical Greece – first and foremost Nicole Loraux – offer the best lens to penetrate and elucidate the complexity of the Greek pòlis. Indeed, the latter is a complex entity, whose emergence was conditioned by ceaseless tensions as well as the contamination of new values and their specific ideologization in the context of the city-state. The dissertation demonstrates how each of the conceptual facets identified, although in different ways, plays a key role in defining the political nature of the pòlis.

Questa tesi intende esplorare alcuni aspetti del concetto di politico greco sorto con l’epocale avvento della pòlis. Nello specifico, la trattazione di tale argomento si scandisce secondo tre concetti che sembrano strutturare la categoria del politico nella città greco-classica: il mèson, la stàsis e l’èros. L’individuazione di questi tre concetti si rifà alle riflessioni dell’antropologia storica francese, fondata da Louis Gernet nei primi decenni del Novecento. Le ricerche portate avanti dal suo allievo Vernant e dai colleghi di quest’ultimo, Detienne e Vidal-Naquet, e in seguito, dagli antichisti che si sono avvicinati alla loro originale e rinnovante metodologia interpretativa sul mondo greco-antico, su tutti Nicole Loraux, sono parse la cornice di riferimento più adatta per addentrarsi in maniera adeguata nella pòlis, entità complessa, il cui sviluppo è figlio di tensioni e di contaminazioni eterogenee di nuovi valori e di loro specifiche ideologizzazioni. Si cercherà di dimostrare, lungo il percorso, come tutti e tre i concetti individuati giochino, seppur ognuno in modo diverso, un ruolo di primo piano nel definire la politicità della pòlis.

Mèson, stàsis, èros. La pòlis e le modulazioni del concetto di politico nella prospettiva dell'antropologia storica francese

Angonese, Giulia
2017-01-01

Abstract

This dissertation investigates some distinctive aspects of the concept of the political in classical Greece, marked by the historical emergence of the independent city-state (pòlis). In particular, the dissertation argues that three conceptual facets characterize the political in the classical Greek city-state: mèson, stàsis, èros. This view draws on insights proceeding from French anthropological history, founded by Louis Gernet in the early 1900s. The work of Gernet’s student Vernant, of his colleagues Detienne and Vidal-Naquet, and of other scholars who adopted their innovative methodology to approach the study of classical Greece – first and foremost Nicole Loraux – offer the best lens to penetrate and elucidate the complexity of the Greek pòlis. Indeed, the latter is a complex entity, whose emergence was conditioned by ceaseless tensions as well as the contamination of new values and their specific ideologization in the context of the city-state. The dissertation demonstrates how each of the conceptual facets identified, although in different ways, plays a key role in defining the political nature of the pòlis.
2017
pòlis, politico greco antico, antropologia storica francese
Questa tesi intende esplorare alcuni aspetti del concetto di politico greco sorto con l’epocale avvento della pòlis. Nello specifico, la trattazione di tale argomento si scandisce secondo tre concetti che sembrano strutturare la categoria del politico nella città greco-classica: il mèson, la stàsis e l’èros. L’individuazione di questi tre concetti si rifà alle riflessioni dell’antropologia storica francese, fondata da Louis Gernet nei primi decenni del Novecento. Le ricerche portate avanti dal suo allievo Vernant e dai colleghi di quest’ultimo, Detienne e Vidal-Naquet, e in seguito, dagli antichisti che si sono avvicinati alla loro originale e rinnovante metodologia interpretativa sul mondo greco-antico, su tutti Nicole Loraux, sono parse la cornice di riferimento più adatta per addentrarsi in maniera adeguata nella pòlis, entità complessa, il cui sviluppo è figlio di tensioni e di contaminazioni eterogenee di nuovi valori e di loro specifiche ideologizzazioni. Si cercherà di dimostrare, lungo il percorso, come tutti e tre i concetti individuati giochino, seppur ognuno in modo diverso, un ruolo di primo piano nel definire la politicità della pòlis.
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