Il fenomeno che questa ricerca investiga è il “dilemma etico” degli insegnanti. Per dilemma si intende la scelta tra due opposte possibilità, A o non A, affermazione o negazione, accettazione o rifiuto (Casati, 2003). Lo scopo di questo progetto è investigare l’esperienza lavorativa degli insegnanti che è intrinsecamente eticamente dilemmatica; colui che svolge la sua mansione nei cicli complessi del settore scolastico è facilmente esposto a situazioni dilemmatiche: questioni antitetiche su cui intervenire per migliorare l’efficacia del proprio agire. Tali caratteristiche fanno degli insegnanti una categoria professionale privilegiata per indagare il tema del dilemma etico nel sapere pratico. La domanda di ricerca è: “Quali dilemmi etici emergono dagli insegnanti dei molteplici contesti scolastici e come risolvono (o non) i poli delle antinomie coscienziali?”. A partire dalla filosofia fenomenologica - la cui principale ambizione è quella di costituirsi come una scienza rigorosa capace di pervenire ad una chiara credibilità scientifica mediante una ricerca qualitativa tesa a realizzare uno studio intensivo dei vissuti esperienziali dei soggetti - è stata ideata una concezione fenomenologica del metodo tale da consentire, grazie alla raccolta di descrizioni narrative, un approccio analitico circostanziato al mondo dei singoli significati. In questa ricerca il metodo fenomenologico eidetico è stato fatto interagire con la Grounded Theory attraverso un’operazione di meticciamento. Esiste una libertà rigorosa nel meticciare i metodi che risiede nella decisione di orientare la mappa della conoscenza verso strade complementari per trovare un’euristica capace di rispondere con maggiore efficacia al requisito della domanda di ricerca. (Mortari, 2007). Nella disamina dei dati si applica una lettura trasversale dei testi per identificare le unità estensivamente condivise, ossia il significato chiave “core meaning” (Tarozzi, 2008) mettendo in relazione i tratti essenziali con i tratti parziali come risultati nel criterio di analisi. Confrontando situazioni completamente diverse, ma che hanno per oggetto la stessa tipologia di fenomeni, vengono alla luce differenze e somiglianze che facilitano la messa a fuoco della specificità del fenomeno indagato e, quindi, l’elaborazione di categorie interpretative adeguate (Mortari, 2007). I soggetti coinvolti sono 56 insegnanti di scuole di diverso ordine e livello: asilo nido, scuola dell’infanzia, scuola primaria, scola secondaria di primo e secondo grado (liceo, istituto tecnico e professionale). Gli insegnanti coinvolti sono individuati in accordo con i responsabili delle varie sedi educative e il criterio per il loro coinvolgimento è quello di avere o aver avuto esperienza diretta del fenomeno. Lo strumento utilizzato per la raccolta del materiale è l’intervista narrativa e la domanda stimolo iniziale è: “Ciò che ti chiedo è di narrare una situazione nella tua vita lavorativa in cui hai vissuto un dilemma etico e come l’hai risolto”. Essa si può considerare come una modalità d’intervista effettivamente a sé stante, innovativa e difficilmente adattabile agli schemi abituali di classificazione delle interviste (Atkinson, 2002). La ricerca permette di identificare tre ambiti frequenti delle aporie coscienziali vissute da educatori, maestri e docenti: dire o non dire, effettuare valutazioni e progettare responsabilmente il lavoro educativo. Grazie alla ricerca, è auspicabile avvalorare il valore trasformativo ed emergenziale della stessa nella misura in cui essa contribuisce ad interpellare una riflessione significativa sulle complicazioni dilemmatiche e deliberazioni etiche, cui ciascun insegnante è chiamato a rispondere per migliorare la professionalità della pratica educativa nel contesto scolastico.

I dilemmi etici degli insegnanti

MARSELLA, ILARIA
2017-01-01

Abstract

Il fenomeno che questa ricerca investiga è il “dilemma etico” degli insegnanti. Per dilemma si intende la scelta tra due opposte possibilità, A o non A, affermazione o negazione, accettazione o rifiuto (Casati, 2003). Lo scopo di questo progetto è investigare l’esperienza lavorativa degli insegnanti che è intrinsecamente eticamente dilemmatica; colui che svolge la sua mansione nei cicli complessi del settore scolastico è facilmente esposto a situazioni dilemmatiche: questioni antitetiche su cui intervenire per migliorare l’efficacia del proprio agire. Tali caratteristiche fanno degli insegnanti una categoria professionale privilegiata per indagare il tema del dilemma etico nel sapere pratico. La domanda di ricerca è: “Quali dilemmi etici emergono dagli insegnanti dei molteplici contesti scolastici e come risolvono (o non) i poli delle antinomie coscienziali?”. A partire dalla filosofia fenomenologica - la cui principale ambizione è quella di costituirsi come una scienza rigorosa capace di pervenire ad una chiara credibilità scientifica mediante una ricerca qualitativa tesa a realizzare uno studio intensivo dei vissuti esperienziali dei soggetti - è stata ideata una concezione fenomenologica del metodo tale da consentire, grazie alla raccolta di descrizioni narrative, un approccio analitico circostanziato al mondo dei singoli significati. In questa ricerca il metodo fenomenologico eidetico è stato fatto interagire con la Grounded Theory attraverso un’operazione di meticciamento. Esiste una libertà rigorosa nel meticciare i metodi che risiede nella decisione di orientare la mappa della conoscenza verso strade complementari per trovare un’euristica capace di rispondere con maggiore efficacia al requisito della domanda di ricerca. (Mortari, 2007). Nella disamina dei dati si applica una lettura trasversale dei testi per identificare le unità estensivamente condivise, ossia il significato chiave “core meaning” (Tarozzi, 2008) mettendo in relazione i tratti essenziali con i tratti parziali come risultati nel criterio di analisi. Confrontando situazioni completamente diverse, ma che hanno per oggetto la stessa tipologia di fenomeni, vengono alla luce differenze e somiglianze che facilitano la messa a fuoco della specificità del fenomeno indagato e, quindi, l’elaborazione di categorie interpretative adeguate (Mortari, 2007). I soggetti coinvolti sono 56 insegnanti di scuole di diverso ordine e livello: asilo nido, scuola dell’infanzia, scuola primaria, scola secondaria di primo e secondo grado (liceo, istituto tecnico e professionale). Gli insegnanti coinvolti sono individuati in accordo con i responsabili delle varie sedi educative e il criterio per il loro coinvolgimento è quello di avere o aver avuto esperienza diretta del fenomeno. Lo strumento utilizzato per la raccolta del materiale è l’intervista narrativa e la domanda stimolo iniziale è: “Ciò che ti chiedo è di narrare una situazione nella tua vita lavorativa in cui hai vissuto un dilemma etico e come l’hai risolto”. Essa si può considerare come una modalità d’intervista effettivamente a sé stante, innovativa e difficilmente adattabile agli schemi abituali di classificazione delle interviste (Atkinson, 2002). La ricerca permette di identificare tre ambiti frequenti delle aporie coscienziali vissute da educatori, maestri e docenti: dire o non dire, effettuare valutazioni e progettare responsabilmente il lavoro educativo. Grazie alla ricerca, è auspicabile avvalorare il valore trasformativo ed emergenziale della stessa nella misura in cui essa contribuisce ad interpellare una riflessione significativa sulle complicazioni dilemmatiche e deliberazioni etiche, cui ciascun insegnante è chiamato a rispondere per migliorare la professionalità della pratica educativa nel contesto scolastico.
2017
Dilemma, etica
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Descrizione: Tesi di Dottorato, I dilemmi etici degli insegnanti
Tipologia: Tesi di dottorato
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/963140
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