Si presenta l'opera e la figura di Giacomo Pasqualetti che, unita alle altre che ricordate, ben esemplifica l’interesse diffuso presso la corte di Dresda per l’epistolografia italiana: non si trattava qui solo della presenza di alcuni manoscritti o di alcune stampe, ma di una vera e propria biblioteca italiana, e di stampatori che davano vita ad una fiorente produzione in lingua 'toscana', solo in parte legata alle rappresentazioni musicali. Sezione cospicua di questa biblioteca italiana era dedicata all’epistolografia: numerose erano infatti le raccolte a stampa di modelli epistolari, opere spesso citate anche nei manuali per scrivere lettere come quello di Pasqualetti. Ho cercato di illustrare brevemente il fenomeno con qualche esempio, ricollegandomi per alcuni aspetti alla ricerca, più ampia e tuttora in corso, iniziata e propiziata dagli studi di Maria Lieber.
Libri, cultura e lingua italiana nel Settecento a Dresda,
FORNER, Fabio
2016-01-01
Abstract
Si presenta l'opera e la figura di Giacomo Pasqualetti che, unita alle altre che ricordate, ben esemplifica l’interesse diffuso presso la corte di Dresda per l’epistolografia italiana: non si trattava qui solo della presenza di alcuni manoscritti o di alcune stampe, ma di una vera e propria biblioteca italiana, e di stampatori che davano vita ad una fiorente produzione in lingua 'toscana', solo in parte legata alle rappresentazioni musicali. Sezione cospicua di questa biblioteca italiana era dedicata all’epistolografia: numerose erano infatti le raccolte a stampa di modelli epistolari, opere spesso citate anche nei manuali per scrivere lettere come quello di Pasqualetti. Ho cercato di illustrare brevemente il fenomeno con qualche esempio, ricollegandomi per alcuni aspetti alla ricerca, più ampia e tuttora in corso, iniziata e propiziata dagli studi di Maria Lieber.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.