Il contributo si pone l’obiettivo di formulare una riflessione in merito alla «onerosità» conseguente all’adozione dei Modelli di organizzazione, gestione e controllo di cui al d.lgs. n. 231/2001 (di seguito, il Modello o i Modelli), focalizzando l’attenzione sui costi legati alla implementazione di un Modello e sui pro e i contro correlati all’attribuzione al collegio sindacale delle funzioni che la legge demanda all’organismo istituzionalmente preposto alla vigilanza sui Modelli. In tale prospettiva, lo scritto mette in luce, in via preliminare, il ruolo rivestito dal Modello nell’ambito del più ampio Sistema di controllo interno (di seguito, SCI), posto che il primo (il Modello) è parte integrante del secondo (il SCI). Siffatta analisi, portando a evidenziare le aree di sovrapposizione e i profili di differenziazione tra i due «apparati di controllo» (Modello e SCI), permette di cogliere la convenienza economica (nonché i costi e i benefici di altra natura) legati alla decisione di «attivare» un Modello e di far convergere in capo a un medesimo organismo l’attività di vigilanza su di esso.

"Modello 231" e "Sistema di Controllo Interno": aree di sovrapposizione e profili di differenziazione. Implicazioni in termini di costi e benefici sull'assetto degli organi di controllo e vigilanza

CORBELLA, Silvano;
2016-01-01

Abstract

Il contributo si pone l’obiettivo di formulare una riflessione in merito alla «onerosità» conseguente all’adozione dei Modelli di organizzazione, gestione e controllo di cui al d.lgs. n. 231/2001 (di seguito, il Modello o i Modelli), focalizzando l’attenzione sui costi legati alla implementazione di un Modello e sui pro e i contro correlati all’attribuzione al collegio sindacale delle funzioni che la legge demanda all’organismo istituzionalmente preposto alla vigilanza sui Modelli. In tale prospettiva, lo scritto mette in luce, in via preliminare, il ruolo rivestito dal Modello nell’ambito del più ampio Sistema di controllo interno (di seguito, SCI), posto che il primo (il Modello) è parte integrante del secondo (il SCI). Siffatta analisi, portando a evidenziare le aree di sovrapposizione e i profili di differenziazione tra i due «apparati di controllo» (Modello e SCI), permette di cogliere la convenienza economica (nonché i costi e i benefici di altra natura) legati alla decisione di «attivare» un Modello e di far convergere in capo a un medesimo organismo l’attività di vigilanza su di esso.
2016
978-88-15-00000-0
Modelli organizzativi
Sistema di controllo interno
d. lgs. 231/2001
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/958605
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