Il contributo affronta per la prima volta lo studio sistematico delle pitture del Sei e Settecento della chiesa cattedrale patavina, alcune inedite. Particolare riguardo è riservato, preliminarmente, alle fasi costruttive dell’edificio sacro, al diversificarsi della committenza, quella vescovile, canonicale, di istituzioni laicali o privati offerenti. Acquisizioni inedite riguardano i pittori non solo padovani Gasparo Giona, Francesco Minorello, Michele Primon, Francesco Zanella, Bartolomeo Cittadella, Giulio Cirello, Carlo Lopez(?). Si coglie l’occasione per una rivisitazione critica più generale del loro profilo. Di particolare interesse è il riconoscimento della provenienza originaria di opere di Andrea Michieli detto il Vicentino del massimo livello qualitativo. Si ricostruisce il contesto della committenza in cui intervengono con teleri di notevole impegno nella decorazione del presbiterio alcuni artisti foresti in auge a Venezia: Jean Raoux, Giovanni Antonio Fumiani, Gregorio Lazzarini, Antonio Balestra. Si ricostruiscono le vicende e gli intenti iconografici della decorazione della Cappella di San Giuseppe dove interviene Giovanni Antonio Pellegrini, in una parentesi dei suoi molti impegni europei, e della Cappella di San Gregorio Barbarigo in cui è all’opera Giambattista Mengardi, interprete singolare dello stile tiepolesco.
I dipinti della cattedrale di Padova del Sei e Settecento: osservazioni, proposte e ipotesi
FOSSALUZZA, Giorgio
2016-01-01
Abstract
Il contributo affronta per la prima volta lo studio sistematico delle pitture del Sei e Settecento della chiesa cattedrale patavina, alcune inedite. Particolare riguardo è riservato, preliminarmente, alle fasi costruttive dell’edificio sacro, al diversificarsi della committenza, quella vescovile, canonicale, di istituzioni laicali o privati offerenti. Acquisizioni inedite riguardano i pittori non solo padovani Gasparo Giona, Francesco Minorello, Michele Primon, Francesco Zanella, Bartolomeo Cittadella, Giulio Cirello, Carlo Lopez(?). Si coglie l’occasione per una rivisitazione critica più generale del loro profilo. Di particolare interesse è il riconoscimento della provenienza originaria di opere di Andrea Michieli detto il Vicentino del massimo livello qualitativo. Si ricostruisce il contesto della committenza in cui intervengono con teleri di notevole impegno nella decorazione del presbiterio alcuni artisti foresti in auge a Venezia: Jean Raoux, Giovanni Antonio Fumiani, Gregorio Lazzarini, Antonio Balestra. Si ricostruiscono le vicende e gli intenti iconografici della decorazione della Cappella di San Giuseppe dove interviene Giovanni Antonio Pellegrini, in una parentesi dei suoi molti impegni europei, e della Cappella di San Gregorio Barbarigo in cui è all’opera Giambattista Mengardi, interprete singolare dello stile tiepolesco.File | Dimensione | Formato | |
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