Il saggio indaga le modalità retoriche e stilistiche in alcuni componimenti di John Donne intrisi di un’inquietudine esistenziale che non si argina nella stasi della soluzione dialettica, rispecchiando più in generale i turbamenti di un’epoca attraversata da dubbi espistemologici e profonde contraddizioni. Se l’esuberanza metaforica della sua poesia esprime lo stupore dell’uomo del Seicento di fronte a un universo in rapida riconfigurazione, è soprattutto un sofisticato impiego della retorica dei contrari a comunicare le potenzialità, e i limiti, argomentativi e conoscitivi della ragione attraverso modalità che trascendono la coeva poetica della meraviglia, rendendola funzionale a una domanda al contempo estetica, epistemologica, etica e ontologica.
Vertigini metafisiche e retorica dei contrari. John Donne tra manierismo e barocco.
BIGLIAZZI, Silvia
2016-01-01
Abstract
Il saggio indaga le modalità retoriche e stilistiche in alcuni componimenti di John Donne intrisi di un’inquietudine esistenziale che non si argina nella stasi della soluzione dialettica, rispecchiando più in generale i turbamenti di un’epoca attraversata da dubbi espistemologici e profonde contraddizioni. Se l’esuberanza metaforica della sua poesia esprime lo stupore dell’uomo del Seicento di fronte a un universo in rapida riconfigurazione, è soprattutto un sofisticato impiego della retorica dei contrari a comunicare le potenzialità, e i limiti, argomentativi e conoscitivi della ragione attraverso modalità che trascendono la coeva poetica della meraviglia, rendendola funzionale a una domanda al contempo estetica, epistemologica, etica e ontologica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.