La lettura è dedicata alla poesia che chiude la raccolta «Idioma» (1986) e riprende uno dei temi più caratteristici dell'opera di Zanzotto: il «feudo» dell'agricoltore Nino. L'analisi stilistica del componimento mette in luce una serie di ricordi di autori della tradizione italiana, da Dante a Petrarca a Leopardi («La ginestra») a Campana a Montale, e rintraccia anche un probabile legame testuale con un passo delle «Georgiche» di Virgilio. Il ritorno di Zanzotto al «luogo natale», al «paesaggio primo» evocato nella lirica, è letto anche in parallelo alla tradizione della pittura veneta, in riferimento a uno studio dello storico dell'arte Eugenio Battisti.

Docile, riluttante, da Idioma, 1986

SANDRINI, Giuseppe
2016-01-01

Abstract

La lettura è dedicata alla poesia che chiude la raccolta «Idioma» (1986) e riprende uno dei temi più caratteristici dell'opera di Zanzotto: il «feudo» dell'agricoltore Nino. L'analisi stilistica del componimento mette in luce una serie di ricordi di autori della tradizione italiana, da Dante a Petrarca a Leopardi («La ginestra») a Campana a Montale, e rintraccia anche un probabile legame testuale con un passo delle «Georgiche» di Virgilio. Il ritorno di Zanzotto al «luogo natale», al «paesaggio primo» evocato nella lirica, è letto anche in parallelo alla tradizione della pittura veneta, in riferimento a uno studio dello storico dell'arte Eugenio Battisti.
2016
9788843084890
zanzotto, poesia, paesaggio
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