Pasolini, nel suo dramma ispirato alla figura dello scrittore spagnolo Pedro Calderón de la Barca e alla sua opera "La vida es sueño", mette in scena una riflessione sul potere che si distanzia abbastanza dalle posizioni dell’autore barocco, ma condivide, con Calderón, l’importanza data al sogno come spazio di libertà. La libertà è un diritto che gli spagnoli hanno potuto ricominciare ad esercitare solo alla fine della dittatura franchista, quindi a partire dal 1975, dopo circa quarant’anni di limitazioni di ogni genere. Parlare quindi della ricezione dell’opera di Pier Paolo Pasolini in Spagna negli anni del regime significa anche parlare di libertà e di lotta antifranchista. Nelle pagine che seguono prenderò in esame la presenza di Pasolini nella stampa spagnola progressista durante il franchismo (1939-1975) attraverso un caso esemplare, ossia quello del settimanale "Triunfo".
La ricezione di Pasolini in Spagna
BELLOMI, Paola
2016-01-01
Abstract
Pasolini, nel suo dramma ispirato alla figura dello scrittore spagnolo Pedro Calderón de la Barca e alla sua opera "La vida es sueño", mette in scena una riflessione sul potere che si distanzia abbastanza dalle posizioni dell’autore barocco, ma condivide, con Calderón, l’importanza data al sogno come spazio di libertà. La libertà è un diritto che gli spagnoli hanno potuto ricominciare ad esercitare solo alla fine della dittatura franchista, quindi a partire dal 1975, dopo circa quarant’anni di limitazioni di ogni genere. Parlare quindi della ricezione dell’opera di Pier Paolo Pasolini in Spagna negli anni del regime significa anche parlare di libertà e di lotta antifranchista. Nelle pagine che seguono prenderò in esame la presenza di Pasolini nella stampa spagnola progressista durante il franchismo (1939-1975) attraverso un caso esemplare, ossia quello del settimanale "Triunfo".I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.