The Many Gardens - Real, Symbolic, Visual - of Pietro Andrea Mattioli

Mattioli attribuì alla nozione di giardino una straordinaria varietà di significati e di funzioni . Nel corso della sua carriera, però, l’importanza relativa attribuita ai diversi tipi di giardino mutò sensibilmente. Nella fase dell’ascesa professionale che si prolungò fin verso il 1555, il giardino lo interessò quasi esclusivamente nella sua declinazione vegetale e sensoriale, quale teatro della natura da sperimentare in modo diretto: in primo luogo le piante che crescevano libere sui monti e nelle vallate alpine “vero spettacolo de bellissimi Semplici” ; ma anche la flora disciplinata degli orti e dei giardini botanici, di cui apprezzava il valore in quanto raccolte necessarie alla ricerca farmacologica e alla didattica. Erbari secchi e raffigurazioni visive gli apparivano allora del tutto inadeguati a trasmettere la ricchezza e vivacità del mondo vegetale. Negli anni della maturità, come si è visto, la natura direttamente sperimentata lasciò progressivamente il campo al perfezionamento delle sue rappresentazioni verbali e visive.