Il fenomeno terroristico ha subito un mutamento sostanziale, in specie negli ultimi anni. In questo contesto, già di per sé complesso, si innesta il c.d. “cyberterrorism”. La minaccia del “cyber-terrorismo” e dell’uso di Internet per propositi terroristici è particolarmente allarmante, in primis proprio per la forte dipendenza dell’attuale assetto sociale, economico e politico dalla informatizzazione e dalla rete globale. Tale fenomeno criminoso, anche se non è ben definito, è certamente rappresentativo del ruolo che l’evoluzione tecnologica svolge nel pianificare e/o nell’eseguire attacchi terroristici. Inoltre gli stessi obiettivi degli attacchi possono essere i sistemi informatici e le banche dati sensibili dello Stato o delle istituzioni europee, ovvero i dati e le informazioni ivi archiviati o, ancora, i sistemi di comunicazione basati su infrastrutture logiche e reti telematiche. Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, al contempo, se regolate giuridicamente, possono svolgere una funzione essenziale nella prevenzione, nel contrasto e nell’accertamento degli illeciti. Si pensi, ad esempio, all’oscuramento od al blocco di siti Internet, all’accesso segreto a sistemi informatici effettuati da organismi di intelligence, al monitoraggio della rete e della darknet anche tramite specifici softwares di analisi o alla conservazione dei dati di traffico telematico per finalità investigative.
Titolo: | Il contrasto al terrorismo nell'era delle nuove tecnologie e i meccanismi di cooperazione fra settore pubblico e settore privato |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2016 |
Handle: | http://hdl.handle.net/11562/948707 |
ISBN: | 9788869231391 |
Appare nelle tipologie: | 02.01 Contributo in volume (Capitolo o Saggio) |