Il presente lavoro ricostruisce la nascita e l’evoluzione della storiografia letteraria italiana in Francia e in Inghilterra durante il XIX secolo. In ambito francese, una particolare attenzione è rivolta alle opere di Pierre-Louis Ginguené (1811-23) e di J.C.L. Simonde de Sismondi (1813). In primo luogo, è messo in evidenza il loro ruolo non secondario nello sviluppo complessivo della storiografia letteraria in Francia. Tramite una lettura comparata, è quindi mostrata la loro cooperazione (non di rado conflittuale) nella creazione di un paradigma storiografico condiviso. Un rapido esame dei contributi successivi, infatti, conferma quanto i modelli di Ginguené e Sismondi, pur essendo i più datati, rimasero insuperati lungo tutto il corso del secolo. L’analisi dell’ambito inglese evidenzia invece una situazione molto più complessa. L’opera più rilevante all’inizio del secolo è quella di Ugo Foscolo (1824), ma la sua scarsa fortuna in Inghilterra invita a esaminare anche altri contributi, esterni al genere storiografico stricto sensu. In primo luogo le raccolte di biografie e i resoconti di viaggio (cui lo stesso Foscolo contribuì indirettamente), ma anche le storie di singoli generi letterari, che cooperarono a comporre un quadro storiografico pressoché completo (ma disorganico) della letteratura italiana. Il successo crescente delle traduzioni invita poi a spostare la focalizzazione su un ulteriore percorso, passando dalla storia più antica (ma inedita) di Lord Charlemont (1786-99), fino alla prima storia completa (ma dimenticata) di Mrs. A. F. Foster (1853). La rivalutazione della figura di Dante introduce infine le storie limitate ai soli periodi medievale o rinascimentale, la cui diffusione fu favorita dalla querelle che ne opponeva i fautori. Ed è proprio nell’ambito degli studi sul Rinascimento che si distingue l’opera di John Addington Symonds (1881), citata come punto di riferimento dagli autori successivi. Una lettura ravvicinata ne testimonia il sicuro spessore teorico, critico e storiografico. L’esame dei manoscritti permette inoltre di ricostruirne la genesi, e porta l’attenzione su un aspetto non ancora esplorato del rapporto con Francesco De Sanctis.

This study traces the birth and evolution of Italian literary historiography in France and England during the nineteenth century. In the French context, particular attention is given to the works of Pierre-Louis Ginguené (1811-23) and J.C.L. Simonde de Sismondi (1813). First, is highlighted their not secondary role in the overall development of literary historiography in France. Through a comparative reading, is then showed their cooperation (not infrequently, confrontational) in the creation of a shared historiographical paradigm. A quick review of subsequent contributions, in fact, confirms how the models of Ginguené and Sismondi, despite being the oldest ones, remained unsurpassed throughout the course of the century. The analysis of the English context shows instead a much more complex situation. The most significant contribution in the beginning of the century is that of Ugo Foscolo (1824), but its lack of success in England invites to consider other works, external to the historiographical genre (strictly speaking). First, collections of biographies and travel books (to which Foscolo himself contributed indirectly), but also the histories of individual literary genres, which cooperated in providing an almost complete (but incoherent) historiographical coverage of Italian literature. The growing success of the translations, then, shifts the attention to another path, which leads from the earliest (but unpublished) history by Lord Charlemont (1786-99), up to the first complete (but forgotten) history by Mrs. A. F. Foster (1853). Finally, the revaluation of the figure of Dante introduces the histories limited to the Middle Ages or to the Renaissance, whose spread was favored by the controversy that opposed their supporters. And it’s precisely in the context of the Renaissance studies, that the work of John Addington Symonds (1881) stands out, cited as a reference point by later authors. A close reading testifies its theoretical, critical and historiographical relevance. The examination of the manuscripts also allows to reconstruct its origins, and brings attention to an aspect not yet explored, concerning the relationship with Francesco De Sanctis.

Histories/Histoires del XIX secolo. Percorsi nella letteratura italiana

Rebora, Simone
2016-01-01

Abstract

This study traces the birth and evolution of Italian literary historiography in France and England during the nineteenth century. In the French context, particular attention is given to the works of Pierre-Louis Ginguené (1811-23) and J.C.L. Simonde de Sismondi (1813). First, is highlighted their not secondary role in the overall development of literary historiography in France. Through a comparative reading, is then showed their cooperation (not infrequently, confrontational) in the creation of a shared historiographical paradigm. A quick review of subsequent contributions, in fact, confirms how the models of Ginguené and Sismondi, despite being the oldest ones, remained unsurpassed throughout the course of the century. The analysis of the English context shows instead a much more complex situation. The most significant contribution in the beginning of the century is that of Ugo Foscolo (1824), but its lack of success in England invites to consider other works, external to the historiographical genre (strictly speaking). First, collections of biographies and travel books (to which Foscolo himself contributed indirectly), but also the histories of individual literary genres, which cooperated in providing an almost complete (but incoherent) historiographical coverage of Italian literature. The growing success of the translations, then, shifts the attention to another path, which leads from the earliest (but unpublished) history by Lord Charlemont (1786-99), up to the first complete (but forgotten) history by Mrs. A. F. Foster (1853). Finally, the revaluation of the figure of Dante introduces the histories limited to the Middle Ages or to the Renaissance, whose spread was favored by the controversy that opposed their supporters. And it’s precisely in the context of the Renaissance studies, that the work of John Addington Symonds (1881) stands out, cited as a reference point by later authors. A close reading testifies its theoretical, critical and historiographical relevance. The examination of the manuscripts also allows to reconstruct its origins, and brings attention to an aspect not yet explored, concerning the relationship with Francesco De Sanctis.
2016
Storiografia letteraria, Letteratura italiana all'estero, Francia, Inghilterra
Il presente lavoro ricostruisce la nascita e l’evoluzione della storiografia letteraria italiana in Francia e in Inghilterra durante il XIX secolo. In ambito francese, una particolare attenzione è rivolta alle opere di Pierre-Louis Ginguené (1811-23) e di J.C.L. Simonde de Sismondi (1813). In primo luogo, è messo in evidenza il loro ruolo non secondario nello sviluppo complessivo della storiografia letteraria in Francia. Tramite una lettura comparata, è quindi mostrata la loro cooperazione (non di rado conflittuale) nella creazione di un paradigma storiografico condiviso. Un rapido esame dei contributi successivi, infatti, conferma quanto i modelli di Ginguené e Sismondi, pur essendo i più datati, rimasero insuperati lungo tutto il corso del secolo. L’analisi dell’ambito inglese evidenzia invece una situazione molto più complessa. L’opera più rilevante all’inizio del secolo è quella di Ugo Foscolo (1824), ma la sua scarsa fortuna in Inghilterra invita a esaminare anche altri contributi, esterni al genere storiografico stricto sensu. In primo luogo le raccolte di biografie e i resoconti di viaggio (cui lo stesso Foscolo contribuì indirettamente), ma anche le storie di singoli generi letterari, che cooperarono a comporre un quadro storiografico pressoché completo (ma disorganico) della letteratura italiana. Il successo crescente delle traduzioni invita poi a spostare la focalizzazione su un ulteriore percorso, passando dalla storia più antica (ma inedita) di Lord Charlemont (1786-99), fino alla prima storia completa (ma dimenticata) di Mrs. A. F. Foster (1853). La rivalutazione della figura di Dante introduce infine le storie limitate ai soli periodi medievale o rinascimentale, la cui diffusione fu favorita dalla querelle che ne opponeva i fautori. Ed è proprio nell’ambito degli studi sul Rinascimento che si distingue l’opera di John Addington Symonds (1881), citata come punto di riferimento dagli autori successivi. Una lettura ravvicinata ne testimonia il sicuro spessore teorico, critico e storiografico. L’esame dei manoscritti permette inoltre di ricostruirne la genesi, e porta l’attenzione su un aspetto non ancora esplorato del rapporto con Francesco De Sanctis.
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