Testimonianze della presenza umana fra la Val d’Astico e i Monti Berici: dall’«Homo sapiens» ai monaci benedettini

Le quattro aree analizzate archeologicamente per il progetto denominato "Ricerca storico-geografico-archeologica relativa alle casse di laminazione inserita nel "Piano delle azioni e degli interventi di mitigazione del rischio idraulico e geologico" nell'arnbito della Convenzione con la Regione Veneto-Dipartimento Difesa del suolo (DGRV n.l643, 11.10.2011)" sono collocate in posizioni fra loro quasi limitrofe e vanno a coprire grossomodo il territorio pianeggiante e perimontano che si estende a sud delle Prealpi Venete, compreso fra la Val d'Astico ad est e i Monti Berici a sud. Si trovano quindi su un corridoio naturale posto fra la laguna di Venezia e Verona, collegato alle regioni transalpine grazie ai valichi che si aprono nei monti a nord. Questa posizione particolare ha influito sull'evoluzione dell'area nel corso della preistoria e della storia, rendendola un luogo privilegiato di passaggio per i flussi umani, economici e le innovazioni culturali.