L’image autiste è un concetto creato negli anni Settanta dall’educatore francese Fernand Deligny. A fondamento di questa idea, elaborata a partire dalla sua esperienza di vita fianco dei bambini autistici, stava il tentativo di pensare la natura dell’immagine al di fuori della dimensione del simbolico. La mancanza di linguaggio e di relazioni intersoggettive dei piccoli autistici fu il punto di riferimento costante del suo percorso di pratica e pensiero. Riferendosi solamente a ciò che poteva apprendere nella comunità, Deligny costruì nel tempo un modo molto personale di pensare l’immagine in rapporto all’esperienza umana. Il comportamento autistico dell’immagine rappresentava per lui un modo per rivelare uno specifico aspetto della soggettivazione che è comune all’umano in senso lato. È in questo senso che l’image autiste può fungere da paradigma per un’antropologia delle immagini. A partire dalla teoria del sogno come dimensione virtuale-visuale elaborata dallo psicanalista francese Pierre Fédida, il lavoro presenta un concatenamento di tematiche per tentare, attraverso un procedimento di montaggio, di sottolineare la portata antropologica di questo paradigma.

The autistic image is a concept created in the Seventies by French educator Fernand Deligny. The ground of the idea, drawn from his experience alongside autistic children, was to trying to think about the nature of the image outside of the symbolic dimension. Just the lack of language and interpersonal relationships of the autistic children has been the constant reference point of his practical and theoretical paths. Referring only to what he could learn in community, Deligny has built over time a very personal way of thinking about the image in relation to the human experience. The autistic behavior of the image was essentially a way to reveal a specific aspect of subjectivity that is common to the humans. In this sense, the autistic image can operate as a paradigm for an anthropology of images. The work starts from the theory of dreams as a visual-virtual image in thought of French psychoanalyst Pierre Fédida, than proceeds connecting various issues to attempt, through a process of assemblage, to emphasize the anthropological range of this paradigm.

L'image autiste. Paradigma per un'antropologia delle immagini

Turrini, Nicola
2016-01-01

Abstract

The autistic image is a concept created in the Seventies by French educator Fernand Deligny. The ground of the idea, drawn from his experience alongside autistic children, was to trying to think about the nature of the image outside of the symbolic dimension. Just the lack of language and interpersonal relationships of the autistic children has been the constant reference point of his practical and theoretical paths. Referring only to what he could learn in community, Deligny has built over time a very personal way of thinking about the image in relation to the human experience. The autistic behavior of the image was essentially a way to reveal a specific aspect of subjectivity that is common to the humans. In this sense, the autistic image can operate as a paradigm for an anthropology of images. The work starts from the theory of dreams as a visual-virtual image in thought of French psychoanalyst Pierre Fédida, than proceeds connecting various issues to attempt, through a process of assemblage, to emphasize the anthropological range of this paradigm.
2016
autismo, filosofia, psicoanalisi, antropologia delle immagini
L’image autiste è un concetto creato negli anni Settanta dall’educatore francese Fernand Deligny. A fondamento di questa idea, elaborata a partire dalla sua esperienza di vita fianco dei bambini autistici, stava il tentativo di pensare la natura dell’immagine al di fuori della dimensione del simbolico. La mancanza di linguaggio e di relazioni intersoggettive dei piccoli autistici fu il punto di riferimento costante del suo percorso di pratica e pensiero. Riferendosi solamente a ciò che poteva apprendere nella comunità, Deligny costruì nel tempo un modo molto personale di pensare l’immagine in rapporto all’esperienza umana. Il comportamento autistico dell’immagine rappresentava per lui un modo per rivelare uno specifico aspetto della soggettivazione che è comune all’umano in senso lato. È in questo senso che l’image autiste può fungere da paradigma per un’antropologia delle immagini. A partire dalla teoria del sogno come dimensione virtuale-visuale elaborata dallo psicanalista francese Pierre Fédida, il lavoro presenta un concatenamento di tematiche per tentare, attraverso un procedimento di montaggio, di sottolineare la portata antropologica di questo paradigma.
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