Gli incidenti stradali e gli infortuni sul lavoro si collocano tra le più importanti cause di morte o di menomazione. A livello europeo l’alcol è stato correlato al 25% delle morti su strada, causando la morte di circa 10.000 persone ogni anno. Relativamente agli infortuni sul lavoro, il trend dei sinistri sul lavoro, in costante calo negli anni recenti, trova ragionevolmente una concausa efficiente nell’applicazione delle recenti norme sugli obblighi di accertamento dell’idoneità al lavoro anche in relazione al consumo di sostanze posti a carico del medico competente [D.Lgs 81/2008], tuttavia la reale percentuale di morti ed infortuni lavorativi alcol correlati risulta di fatto sconosciuta.In questo scenario, valutando i dati statistici pubblicati dall’INAIL, risulta che una considerevole quota di infortuni sul lavoro (soprattutto mortali) è ricollegabile a sinistrosità stradale. Da un punto di vista tossicologico, esiste un consenso generale ed una robusta base scientifica che supporta la correlazione tra impairment psico-attitudinale e concentrazioni ematiche di alcol. Risulta dunque evidente l’interesse scientifico, medico ed assicurativo nell’effettuare uno studio epidemiologico che vada ad indagare la prevalenza della “guida sotto l’effetto” di alcol nei casi di sinistri stradali identificabili come infortuni lavorativi allo scopo di sviluppare adeguate politiche volte al contenimento di tale fenomeno.Il Laboratorio di Analitica Forense del Dipartimento di Diagnostica e Sanità Pubblica dell’Università degli Studi di Verona analizza, secondo le procedure della moderna tossicologia, i campioni ematici che pervengono dai Pronto Soccorsi di Verona e provincia di soggetti coinvolti in sinistro della strada con feriti. Questi dati sono stati interfacciati, attraverso uno specifico software, con il database dell’INAIL allo scopo di estrapolare i sinistri stradali occorsi in occasione di lavoro. Sono stati analizzati con strumenti statistici dati quali mansione lavorativa, lesività, sesso, giorno della settimane e orario del sinistro ed età del conducente.Sono stati arruolati 8459 casi (occorsi dal 2006 al 2013) di sinistri stradali con feriti.I dati interfacciati con il database INAIL hanno dimostrato che il 7,5% dei sinistri stradali INAIL correlati si sono realizzati con una concentrazione ematica di alcol positiva, di cui oltre il 77% al di fuori dei limiti di legge. Dunque, sebbene la prevalenza dei guidatori “sotto l’effetto” fra gli infortuni lavorativi sia nettamente inferiore alla popolazione generale dei conducenti di veicoli, questa rappresenta indubbiamente un severo problema per la sicurezza stradale ed in ambito lavorativo.

Road and occupational accidents are important causes of death or disability. In Europe alcohol has been linked to 25% of lethal road accidents, killing about 10,000 people each year. Although the trend of accidents at work has been steadily decreasing in recent years, reportedly because of the application of a law banning alcohol use in the workplace [D.Lgs 81/2008, L 131/2003], the real percentage of deaths and injuries in the workplace directly related to alcohol is unknown. Data collected from INAIL records demonstrate that a relevant part of the occupational accidents is represented by traffic injuries. There is a general consensus and a strong scientific base that supports the correlation between alcohol and impairment. On these grounds, it is of the highest interest in the scientific, medical and insurance fields, to study the blood alcohol concentration in cases of occupational road accidents, in order to develop adequate policies to hinder the phenomenon.The Laboratory of Forensic Analytical Department of Diagnostic and Public Health, University of Verona analyzes, according to the procedures of modern toxicology, blood sampled from drivers involved in a road traffic accident with injuries in the emergency units of the hospitals of Verona. In the present study toxicological data was interfaced through a specific software with the database of INAIL in order to extrapolate those accidents that occurred at work during work-related road transfers. Type of work, type of injuries, gender, day and time of occurrence, age of the driver, were considered as variables of interest and analysed by using statistical methods 8459 cases (occurred between 2006 and 2013) of drivers involved in a road traffic accident with injuries have been enrolled.Comparing our toxicological results to the corresponding data deduced from the INAIL database, a 7,5% of traffic accidents occurred in workers with a blood alcohol concentration above 0 g/L. On this sample, in the 77% of subjects the blood alcohol concentration was above the legal limit (0.5 g/L). Thus, although apparently with a much lower prevalence than in the general population, “driving under alcohol influence” occurs also among professional drivers, representing a severe problem for the road and workplace safety.

Infortunio Lavorativo e Concause Tossicologiche: risultati di una indagine preliminare in collaborazione con I.N.A.I.L. – Regione Veneto

DEL BALZO, Giovanna
2016-01-01

Abstract

Road and occupational accidents are important causes of death or disability. In Europe alcohol has been linked to 25% of lethal road accidents, killing about 10,000 people each year. Although the trend of accidents at work has been steadily decreasing in recent years, reportedly because of the application of a law banning alcohol use in the workplace [D.Lgs 81/2008, L 131/2003], the real percentage of deaths and injuries in the workplace directly related to alcohol is unknown. Data collected from INAIL records demonstrate that a relevant part of the occupational accidents is represented by traffic injuries. There is a general consensus and a strong scientific base that supports the correlation between alcohol and impairment. On these grounds, it is of the highest interest in the scientific, medical and insurance fields, to study the blood alcohol concentration in cases of occupational road accidents, in order to develop adequate policies to hinder the phenomenon.The Laboratory of Forensic Analytical Department of Diagnostic and Public Health, University of Verona analyzes, according to the procedures of modern toxicology, blood sampled from drivers involved in a road traffic accident with injuries in the emergency units of the hospitals of Verona. In the present study toxicological data was interfaced through a specific software with the database of INAIL in order to extrapolate those accidents that occurred at work during work-related road transfers. Type of work, type of injuries, gender, day and time of occurrence, age of the driver, were considered as variables of interest and analysed by using statistical methods 8459 cases (occurred between 2006 and 2013) of drivers involved in a road traffic accident with injuries have been enrolled.Comparing our toxicological results to the corresponding data deduced from the INAIL database, a 7,5% of traffic accidents occurred in workers with a blood alcohol concentration above 0 g/L. On this sample, in the 77% of subjects the blood alcohol concentration was above the legal limit (0.5 g/L). Thus, although apparently with a much lower prevalence than in the general population, “driving under alcohol influence” occurs also among professional drivers, representing a severe problem for the road and workplace safety.
2016
INPS, Infortunio Lavorativo, alcolemia, CDT, tossicologia
Gli incidenti stradali e gli infortuni sul lavoro si collocano tra le più importanti cause di morte o di menomazione. A livello europeo l’alcol è stato correlato al 25% delle morti su strada, causando la morte di circa 10.000 persone ogni anno. Relativamente agli infortuni sul lavoro, il trend dei sinistri sul lavoro, in costante calo negli anni recenti, trova ragionevolmente una concausa efficiente nell’applicazione delle recenti norme sugli obblighi di accertamento dell’idoneità al lavoro anche in relazione al consumo di sostanze posti a carico del medico competente [D.Lgs 81/2008], tuttavia la reale percentuale di morti ed infortuni lavorativi alcol correlati risulta di fatto sconosciuta.In questo scenario, valutando i dati statistici pubblicati dall’INAIL, risulta che una considerevole quota di infortuni sul lavoro (soprattutto mortali) è ricollegabile a sinistrosità stradale. Da un punto di vista tossicologico, esiste un consenso generale ed una robusta base scientifica che supporta la correlazione tra impairment psico-attitudinale e concentrazioni ematiche di alcol. Risulta dunque evidente l’interesse scientifico, medico ed assicurativo nell’effettuare uno studio epidemiologico che vada ad indagare la prevalenza della “guida sotto l’effetto” di alcol nei casi di sinistri stradali identificabili come infortuni lavorativi allo scopo di sviluppare adeguate politiche volte al contenimento di tale fenomeno.Il Laboratorio di Analitica Forense del Dipartimento di Diagnostica e Sanità Pubblica dell’Università degli Studi di Verona analizza, secondo le procedure della moderna tossicologia, i campioni ematici che pervengono dai Pronto Soccorsi di Verona e provincia di soggetti coinvolti in sinistro della strada con feriti. Questi dati sono stati interfacciati, attraverso uno specifico software, con il database dell’INAIL allo scopo di estrapolare i sinistri stradali occorsi in occasione di lavoro. Sono stati analizzati con strumenti statistici dati quali mansione lavorativa, lesività, sesso, giorno della settimane e orario del sinistro ed età del conducente.Sono stati arruolati 8459 casi (occorsi dal 2006 al 2013) di sinistri stradali con feriti.I dati interfacciati con il database INAIL hanno dimostrato che il 7,5% dei sinistri stradali INAIL correlati si sono realizzati con una concentrazione ematica di alcol positiva, di cui oltre il 77% al di fuori dei limiti di legge. Dunque, sebbene la prevalenza dei guidatori “sotto l’effetto” fra gli infortuni lavorativi sia nettamente inferiore alla popolazione generale dei conducenti di veicoli, questa rappresenta indubbiamente un severo problema per la sicurezza stradale ed in ambito lavorativo.
9788869250361
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/940064
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