Per alcuni secoli Bartolo – o forse, meglio, la proiezione “eroica” che di lui i cultori del diritto avevano oggettivato e fatto propria – ha dominato la scena della giurisprudenza italiana ed europea e le sue teorie sono state riprese, studiate, applicate nelle aule universitarie e nei tribunali, esercitando un’influenza duratura e senza paragoni possibili sulla vita del diritto, in luoghi e tempi assai lontani tra loro. Per tutto ciò la personalità scientifica di Bartolo ha lasciato un’impronta indelebile nel diritto comune, tra tardo Medioevo e prima modernità ed egli può senz’altro considerarsi, più in generale, una delle figure di riferimento della cultura europea. Nell’occasione del settimo centenario della nascita di Bartolo da Sassoferrato è parso dunque utile riconsiderare il suo lascito scientifico e tornare ad indagare la sua opera, raccogliendo intorno a tale progetto un gruppo di storici del diritto che fossero disponibili a mettere a fuoco con metodologia aggiornata e rigorosa alcuni degli innumerevoli temi toccati da Bartolo, rendendogli l’omaggio di un rinnovato studio del suo magistero, lumeggiato nella sua complessità e multiformità d’interessi e di esiti. I frutti delle due occasioni congressuali tenutesi, rispettivamente, nel 2013 e nel 2014 a Sassoferrato nella cornice dei Congressi internazionali di Studi umanistici, organizzati dall’Istituto internazionale di Studi Piceni, vengono ora raccolti nella convinzione che i saggi qui pubblicati possano rappresentare un contributo rilevante alla migliore conoscenza del pensiero bartoliano.

Bartolo da Sassoferrato nella cultura europea tra Medioevo e Rinascimento

ROSSI, Giovanni
2015-01-01

Abstract

Per alcuni secoli Bartolo – o forse, meglio, la proiezione “eroica” che di lui i cultori del diritto avevano oggettivato e fatto propria – ha dominato la scena della giurisprudenza italiana ed europea e le sue teorie sono state riprese, studiate, applicate nelle aule universitarie e nei tribunali, esercitando un’influenza duratura e senza paragoni possibili sulla vita del diritto, in luoghi e tempi assai lontani tra loro. Per tutto ciò la personalità scientifica di Bartolo ha lasciato un’impronta indelebile nel diritto comune, tra tardo Medioevo e prima modernità ed egli può senz’altro considerarsi, più in generale, una delle figure di riferimento della cultura europea. Nell’occasione del settimo centenario della nascita di Bartolo da Sassoferrato è parso dunque utile riconsiderare il suo lascito scientifico e tornare ad indagare la sua opera, raccogliendo intorno a tale progetto un gruppo di storici del diritto che fossero disponibili a mettere a fuoco con metodologia aggiornata e rigorosa alcuni degli innumerevoli temi toccati da Bartolo, rendendogli l’omaggio di un rinnovato studio del suo magistero, lumeggiato nella sua complessità e multiformità d’interessi e di esiti. I frutti delle due occasioni congressuali tenutesi, rispettivamente, nel 2013 e nel 2014 a Sassoferrato nella cornice dei Congressi internazionali di Studi umanistici, organizzati dall’Istituto internazionale di Studi Piceni, vengono ora raccolti nella convinzione che i saggi qui pubblicati possano rappresentare un contributo rilevante alla migliore conoscenza del pensiero bartoliano.
2015
978-88-392-1005-0
Bartolo da Sassoferrato, diritto comune, scienza giuridica, consilia, trattato De insigniis et armis, ebrei
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