Questo progetto di ricerca nasce dal desiderio di approfondire alcuni aspetti della dimensione emozionale in particolar modo sul filone dell’autocomprensione emotiva degli insegnanti della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado sia italiani che maltesi, come possibile strada per la consapevolezza di sé, non sono circa la parte cognitiva ma anche quella emotiva, anche in seguito a fenomeni di disagio, aggressività, burnout e abbandono precoce della professione insegnante. La domanda di ricerca che ha guidato questo lavoro è stata: “Che fenomeno si rileva quando gli insegnanti scrivono un diario delle emozioni?” L’obiettivo di questo progetto di ricerca quindi si concentra principalmente su una maggiore comprensione e conoscenza di sé come chiave per una maggiore cura di sé e dei propri vissuti emotivi esperienziali, oltre alla capacità di dare un nome alle proprie emozioni, comprendendo le circostanze e le cause che le scatenano, imparando a riconoscerle, verbalizzarle e gestirle. La ricerca, secondo una prospettiva qualitativa e fenomenologica ha cercato di cogliere attraverso l’utilizzo del diario della vita della mente come strumento di ricerca, i vissuti emotivi degli insegnanti, i quali hanno raccontato e narrato ogni giorno per 30 giorni consecutivi l’emozione predominante della giornata, l’evento scatenate e in alcuni casi anche l’azione che è seguita a tale emozione. L’analisi è stata condotta secondo due chiavi di lettura: la prima mirata a capire il dove l’insegnante rivolgesse la sua emozione, mentre la seconda chiave di lettura era orientata a cogliere le varie tipologie, la natura e la poliedricità di azioni che scaturiscono dalle emozioni provate in classe. I risultati della ricerca hanno evidenziato che per la prima modalità di analisi, sono i bambini e gli studenti i protagonisti del vissuto emotivo degli insegnanti, oltre alla professione insegnante in sé, colleghi, genitori, al clima e all’atmosfera percepite a scuola e agli intrecci tra vita privata e vita professionale. Per la seconda modalità di analisi, invece, sono emerse varie categorie di azioni che l’insegnante esternalizza a seguito di un vissuto emotivo, che possono essere verso il sé, verso l’altro o modalità di altra natura che lo portano ad “uscire da sé”.

This research wants to consider and analyze some aspects of emotional dimension inside the school; it means that some teachers of primary and secondary schools (in Italy and in Malta) tested themselves to understand their behaviour and their emotional state, also after difficult moments (for example after living situation of aggression, burnout or desire to leave their job because of terrible experiences).The teachers wrote a diary in these months to note all the emotions they felt while they were working in the school and while they were at home after a working day; in this way they had the possibility to understand better what they are, what their emotions mean and how live with them without problems. For this research, the diaries were important research tools that make me know the teachers' emotional life; it is important to note that they wrote their diary for 30 days in which they told the predominant emotion of every single day, the cause of it and, sometimes, the consequences. I had two goals: first, I wanted to know where the teacher turn her/his emotion and, second, I wanted to understand their actions that are emotions’ results. Research results demonstrated that students, the colleagues and all the people that are connected with school life are the main protagonists of teachers' emotional life: their private life is mixed with their professional life. Then I understood that there are many different actions that teachers do after feeling a particular emotion: these actions can be done for themselves or for other people.

Raccontare le emozioni: l'autocomprensione emotiva per gli insegnanti

Dal Zovo, Sofia
2016-01-01

Abstract

This research wants to consider and analyze some aspects of emotional dimension inside the school; it means that some teachers of primary and secondary schools (in Italy and in Malta) tested themselves to understand their behaviour and their emotional state, also after difficult moments (for example after living situation of aggression, burnout or desire to leave their job because of terrible experiences).The teachers wrote a diary in these months to note all the emotions they felt while they were working in the school and while they were at home after a working day; in this way they had the possibility to understand better what they are, what their emotions mean and how live with them without problems. For this research, the diaries were important research tools that make me know the teachers' emotional life; it is important to note that they wrote their diary for 30 days in which they told the predominant emotion of every single day, the cause of it and, sometimes, the consequences. I had two goals: first, I wanted to know where the teacher turn her/his emotion and, second, I wanted to understand their actions that are emotions’ results. Research results demonstrated that students, the colleagues and all the people that are connected with school life are the main protagonists of teachers' emotional life: their private life is mixed with their professional life. Then I understood that there are many different actions that teachers do after feeling a particular emotion: these actions can be done for themselves or for other people.
2016
educazione emotiva, insegnanti, auto consapevolezza, narrazioni, cura di sè
Questo progetto di ricerca nasce dal desiderio di approfondire alcuni aspetti della dimensione emozionale in particolar modo sul filone dell’autocomprensione emotiva degli insegnanti della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado sia italiani che maltesi, come possibile strada per la consapevolezza di sé, non sono circa la parte cognitiva ma anche quella emotiva, anche in seguito a fenomeni di disagio, aggressività, burnout e abbandono precoce della professione insegnante. La domanda di ricerca che ha guidato questo lavoro è stata: “Che fenomeno si rileva quando gli insegnanti scrivono un diario delle emozioni?” L’obiettivo di questo progetto di ricerca quindi si concentra principalmente su una maggiore comprensione e conoscenza di sé come chiave per una maggiore cura di sé e dei propri vissuti emotivi esperienziali, oltre alla capacità di dare un nome alle proprie emozioni, comprendendo le circostanze e le cause che le scatenano, imparando a riconoscerle, verbalizzarle e gestirle. La ricerca, secondo una prospettiva qualitativa e fenomenologica ha cercato di cogliere attraverso l’utilizzo del diario della vita della mente come strumento di ricerca, i vissuti emotivi degli insegnanti, i quali hanno raccontato e narrato ogni giorno per 30 giorni consecutivi l’emozione predominante della giornata, l’evento scatenate e in alcuni casi anche l’azione che è seguita a tale emozione. L’analisi è stata condotta secondo due chiavi di lettura: la prima mirata a capire il dove l’insegnante rivolgesse la sua emozione, mentre la seconda chiave di lettura era orientata a cogliere le varie tipologie, la natura e la poliedricità di azioni che scaturiscono dalle emozioni provate in classe. I risultati della ricerca hanno evidenziato che per la prima modalità di analisi, sono i bambini e gli studenti i protagonisti del vissuto emotivo degli insegnanti, oltre alla professione insegnante in sé, colleghi, genitori, al clima e all’atmosfera percepite a scuola e agli intrecci tra vita privata e vita professionale. Per la seconda modalità di analisi, invece, sono emerse varie categorie di azioni che l’insegnante esternalizza a seguito di un vissuto emotivo, che possono essere verso il sé, verso l’altro o modalità di altra natura che lo portano ad “uscire da sé”.
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