La cardio-oncologia, disciplina finalizzata alla diagnosi, alla prevenzione e/o al trattamento delle complicanze cardiovascolari (aritmie, disfunzioni contrattili, ischemia o disturbi pressori, ma anche di eventi emocoagulativi) delle terapie antitumorali, è in continua espansione in considerazione della disponibilità crescente dei trattamenti antitumorali e dell’aumento, anche in Italia, del numero di casi prevalenti (numero di persone vive dopo una diagnosi di tumore), pari a circa 3 milioni stimati per il 2015, con un incremento del 17% rispetto al 2010 (+20% per i maschi e +15% per le femmine). A tale proposito si è reso sempre più indispensabile sviluppare questo campo di applicazione con competenze specialistiche integrate, al fine di comprendere a fondo i meccanismi della cardiotossicità, fornire definizioni uniformi e condivise degli effetti dei farmaci oncologici su cuore e vasi, identificare dei percorsi di diagnosi e trattamento del paziente oncologico prima, durante e dopo le terapie antitumorali e proporre modelli organizzativi efficienti e sostenibili. Di particolare interesse clinico-amministrativo sono infine la strutturazione della consulenza cardio-oncologia e l’organizzazione dell’ambulatorio di cardio-oncologia.

Life expectancy in patients affected by cancer has recently increased because of early diagnosis and actual therapies. In recent years, Oncology and Cardiology developed a tight relationship because of common risk factors (i.e. obesity, smoking, alcool intake, etc...), and for preventing the pro-thrombotic status due to cancer and the potential cardiotoxicity of chemotherapy. Cardiotoxicity incidence is reported from 1% up to 70% in retrospective analyses of drug protocols, mainly representing by left ventricular dysfunction (both reversible or irreversible), but also by arrhythmias, hypertension, atrioventricular block, coronary spasm, and arterial or venous thromboembolism. The early detection of the chemoterapy induced cardiotoxicity is now mandatory and can be obtained through a proper patients selection for different treatments and a strict monitoring during the follow-up period. The role of biomarkers of early cardiac damage, mainly, troponin I and brain natriuretic peptide-BNP, has been recently challenged, and algorithms are currently available.

APPLICAZIONE DI LINEE GUIDA E PERCORSI ASSISTENZIALI IN CARDIO-ONCOLOGIA: PREMESSE ALLA CREAZIONE DI UN REGISTRO REGIONALE

VALLERIO, Paola
2016-01-01

Abstract

Life expectancy in patients affected by cancer has recently increased because of early diagnosis and actual therapies. In recent years, Oncology and Cardiology developed a tight relationship because of common risk factors (i.e. obesity, smoking, alcool intake, etc...), and for preventing the pro-thrombotic status due to cancer and the potential cardiotoxicity of chemotherapy. Cardiotoxicity incidence is reported from 1% up to 70% in retrospective analyses of drug protocols, mainly representing by left ventricular dysfunction (both reversible or irreversible), but also by arrhythmias, hypertension, atrioventricular block, coronary spasm, and arterial or venous thromboembolism. The early detection of the chemoterapy induced cardiotoxicity is now mandatory and can be obtained through a proper patients selection for different treatments and a strict monitoring during the follow-up period. The role of biomarkers of early cardiac damage, mainly, troponin I and brain natriuretic peptide-BNP, has been recently challenged, and algorithms are currently available.
2016
Cardioncologia, cardioprotezione
La cardio-oncologia, disciplina finalizzata alla diagnosi, alla prevenzione e/o al trattamento delle complicanze cardiovascolari (aritmie, disfunzioni contrattili, ischemia o disturbi pressori, ma anche di eventi emocoagulativi) delle terapie antitumorali, è in continua espansione in considerazione della disponibilità crescente dei trattamenti antitumorali e dell’aumento, anche in Italia, del numero di casi prevalenti (numero di persone vive dopo una diagnosi di tumore), pari a circa 3 milioni stimati per il 2015, con un incremento del 17% rispetto al 2010 (+20% per i maschi e +15% per le femmine). A tale proposito si è reso sempre più indispensabile sviluppare questo campo di applicazione con competenze specialistiche integrate, al fine di comprendere a fondo i meccanismi della cardiotossicità, fornire definizioni uniformi e condivise degli effetti dei farmaci oncologici su cuore e vasi, identificare dei percorsi di diagnosi e trattamento del paziente oncologico prima, durante e dopo le terapie antitumorali e proporre modelli organizzativi efficienti e sostenibili. Di particolare interesse clinico-amministrativo sono infine la strutturazione della consulenza cardio-oncologia e l’organizzazione dell’ambulatorio di cardio-oncologia.
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