Sulla base delle evidenze scientifiche, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito la riabilitazione cardiaca come un processo multifattoriale, attivo e dinamico, volto a promuovere la stabilità clinica, ridurre la disabilità derivante dalla malattia e sostenere il recupero del paziente riducendo il rischio di successivi eventi cardiovascolari, migliorando la qualità della vita e avendo un impatto positivo sulla sopravvivenza globale. Lo scopo di questa tesi è quello di trovare alcune strategie di gestione per la riabilitazione di pazienti cardiovascolari, in particolare focalizzando l'attenzione nel ruolo dell' attività fisica. Presento due diversi modelli (l'ambulatorio di prevenzione secondaria cardiovascolare dell' AOUI di Verona ed il programma Cardiac Rehab del St. Joseph Health Care di London, Ontario) le nuove strategie con l'uso del contapassi per aumentare l'attività fisica a domicilio e uno studio pilota che utilizza la Terapia Fisica Vascolare Bemer in associazione all'esercizio fisico per valutare la tolleranza allo sforzo e le prestazioni durante la prova da sforzo.Tutte queste strategie mi danno buoni risultati: questo può significare che al di là della strategia adottata, i pazienti ripongono la loro fiducia nel programma di riabilitazione dopo un evento acuto perché si rendono conto che un percorso di prevenzione secondaria è necessaria per migliorare la qualità della loro vita.

On the basis of scientific evidence, the World Health Organization has defined cardiac rehabilitation as a multifactorial, active and dynamic process, that wants to promote clinical stability, reduce disability resulting from the disease and support the recovery of a active role in society by reducing the risk of subsequent cardiovascular events, improving the quality of life and impacting positively on overall survival. The aim of this thesis is to find some management strategies for the rehabilitation of cardiovascular patient, in particular focusing attention in the role of physical activity. I present two different models (the Lab of Secondary Prevention of Cardiovascular Disease in Verona and the Cardiac Rehab Program in London, Ontario), the new strategies with pedometers for increase exercise at home and a pilot study with BEMER Physical Vascular Therapy in association to exercise for improve the tolerance and the performance during stress test. All these strategies give me good results: this can mean that beyond the strategy adopted, patients put their trust in the rehabilitation program after an acute event because they realize that a secondary prevention route is necessary for improve the quality of their life.

Prevenzione secondaria cardiovascolare: strategie gestionali nella fase post-acuta della patologia

Pasqualotto, Silvia
2016-01-01

Abstract

On the basis of scientific evidence, the World Health Organization has defined cardiac rehabilitation as a multifactorial, active and dynamic process, that wants to promote clinical stability, reduce disability resulting from the disease and support the recovery of a active role in society by reducing the risk of subsequent cardiovascular events, improving the quality of life and impacting positively on overall survival. The aim of this thesis is to find some management strategies for the rehabilitation of cardiovascular patient, in particular focusing attention in the role of physical activity. I present two different models (the Lab of Secondary Prevention of Cardiovascular Disease in Verona and the Cardiac Rehab Program in London, Ontario), the new strategies with pedometers for increase exercise at home and a pilot study with BEMER Physical Vascular Therapy in association to exercise for improve the tolerance and the performance during stress test. All these strategies give me good results: this can mean that beyond the strategy adopted, patients put their trust in the rehabilitation program after an acute event because they realize that a secondary prevention route is necessary for improve the quality of their life.
2016
Patologia cardiovascolare, prevenzione secondaria cardiovascolare
Sulla base delle evidenze scientifiche, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito la riabilitazione cardiaca come un processo multifattoriale, attivo e dinamico, volto a promuovere la stabilità clinica, ridurre la disabilità derivante dalla malattia e sostenere il recupero del paziente riducendo il rischio di successivi eventi cardiovascolari, migliorando la qualità della vita e avendo un impatto positivo sulla sopravvivenza globale. Lo scopo di questa tesi è quello di trovare alcune strategie di gestione per la riabilitazione di pazienti cardiovascolari, in particolare focalizzando l'attenzione nel ruolo dell' attività fisica. Presento due diversi modelli (l'ambulatorio di prevenzione secondaria cardiovascolare dell' AOUI di Verona ed il programma Cardiac Rehab del St. Joseph Health Care di London, Ontario) le nuove strategie con l'uso del contapassi per aumentare l'attività fisica a domicilio e uno studio pilota che utilizza la Terapia Fisica Vascolare Bemer in associazione all'esercizio fisico per valutare la tolleranza allo sforzo e le prestazioni durante la prova da sforzo.Tutte queste strategie mi danno buoni risultati: questo può significare che al di là della strategia adottata, i pazienti ripongono la loro fiducia nel programma di riabilitazione dopo un evento acuto perché si rendono conto che un percorso di prevenzione secondaria è necessaria per migliorare la qualità della loro vita.
9788869250187
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