La famiglia negli ultimi decenni è stata oggetto di importanti trasformazioni. Ciò che appare evidente, analizzando gli studi più recenti su questo argomento, è l’intendere la famiglia come un entità diversificata, sia nella struttura, sia nelle relazioni al suo interno: si parla di pluralizzazione delle forme, di nuove famiglie, di nuovi genitori, di cambiamenti e mutamenti nelle modalità di fare ed essere famiglia. In relazione a queste trasformazioni, è cambiata significativamente anche la figura di donna e madre. La maternità assume i connotati di un fenomeno sociale complesso, in cui la donna, tramite la propria agency, può scegliere se diventare madre o meno, in che modo, in che momento della propria vita e, infine, a quali condizioni. A fronte di un importante calo della fecondità che caratterizza la realtà italiana in cui il numero di figli per donna è attualmente pari a 1,39 figli, ben lontano dal valore di 2,1 che garantisce il ricambio generazionale, l'esperienza di maternità è ancora vissuta come positiva, gratificante e desiderata dalla maggioranza della popolazione femminile. Attraverso 80 interviste semistrutturate a donne di età compresa tra i 40 e i 50 anni che hanno affrontato la scelta di maternità con modalità differenti (madri biologiche, madri tramite PMA, madri adottive, donne senza figli), la ricerca cerca di individuare i fattori che entrano in gioco nella scelta, ritenendo che la decisione si articoli bilanciando le dimensioni soggettive, proprie delle traiettorie di vita individuali e le dimensioni strutturali del contesto socio-culturale di appartenenza. Ciò che ne risulta è un maggiore peso dei fattori ascrittivi, quali le esperienze nella famiglia di origine, e della capacità di agire individuale connessa in primis alla scelta di un partner e al raggiungimento degli obiettivi preposti, rispetto ai fattori di contesto, quali la stabilità economica e lavorativa nonché rispetto alla presenza di un sistema di servizi a supporto della genitorialità e della prima infanzia.

In the previous decade, the family underwent some important changes. An analysis of recent studies clearly points out how such transformations are associated with the perception of the family in terms of a diversified entity – both with regard to its structure and to the relationships within it. Nowadays we talk about the pluralization of forms, new families and new parents, and of the changes and the variations in the way of becoming a family or being one. Consequently, we cannot but consider how the feminine figure of both woman and mother has drastically changed. Thus motherhood takes the form of a complex social phenomenon. Due to her own agency, a woman can thus choose whether or not to become a mother – and its accompanying appointed time and conditions. The fertility of Italian women has witnessed a serious decrease. The number of children per woman has now reached 1.39, which is certainly far from 2.1 – figure which guarantees generational change. Notwithstanding, the majority of women still perceives motherhood both as a rewarding and a sought-after phase of life. This research has been carried out by means of 80 semi-structured interviews with women aged between 40 and 50 who have reached motherhood in different ways – be they biological mothers, adoptive mothers, women who achieved pregnancy through assisted reproductive technology, women without any children. Research aims at discovering the factors which come into play in behind one’s decision. Yet, it is believed that each choice aims at balancing a woman’s personal and structural dimensions – the former being related to one’s manifold phases of life, the latter to their socio-cultural environment. This investigation has revealed a more recurring presence of ascriptive factors such as one’s experiences in the family she was raised and one’s personal way to act, which is part and parcel of one’s choosing of her partner and of one’s achieving of goals. Ascriptive factors have thus shadowed contextual factors (such as employment and financial stability), as well as the presence of a system of social services to support parenting and early childhood.

CHOICE CHANCE CHALLANGE - Biografie individuali e dinamiche sociali nella maternità contemporanea

DAL BEN, ANNA
2016-01-01

Abstract

In the previous decade, the family underwent some important changes. An analysis of recent studies clearly points out how such transformations are associated with the perception of the family in terms of a diversified entity – both with regard to its structure and to the relationships within it. Nowadays we talk about the pluralization of forms, new families and new parents, and of the changes and the variations in the way of becoming a family or being one. Consequently, we cannot but consider how the feminine figure of both woman and mother has drastically changed. Thus motherhood takes the form of a complex social phenomenon. Due to her own agency, a woman can thus choose whether or not to become a mother – and its accompanying appointed time and conditions. The fertility of Italian women has witnessed a serious decrease. The number of children per woman has now reached 1.39, which is certainly far from 2.1 – figure which guarantees generational change. Notwithstanding, the majority of women still perceives motherhood both as a rewarding and a sought-after phase of life. This research has been carried out by means of 80 semi-structured interviews with women aged between 40 and 50 who have reached motherhood in different ways – be they biological mothers, adoptive mothers, women who achieved pregnancy through assisted reproductive technology, women without any children. Research aims at discovering the factors which come into play in behind one’s decision. Yet, it is believed that each choice aims at balancing a woman’s personal and structural dimensions – the former being related to one’s manifold phases of life, the latter to their socio-cultural environment. This investigation has revealed a more recurring presence of ascriptive factors such as one’s experiences in the family she was raised and one’s personal way to act, which is part and parcel of one’s choosing of her partner and of one’s achieving of goals. Ascriptive factors have thus shadowed contextual factors (such as employment and financial stability), as well as the presence of a system of social services to support parenting and early childhood.
2016
Famiglia, Maternità, Scelta, Donna, Agency.
La famiglia negli ultimi decenni è stata oggetto di importanti trasformazioni. Ciò che appare evidente, analizzando gli studi più recenti su questo argomento, è l’intendere la famiglia come un entità diversificata, sia nella struttura, sia nelle relazioni al suo interno: si parla di pluralizzazione delle forme, di nuove famiglie, di nuovi genitori, di cambiamenti e mutamenti nelle modalità di fare ed essere famiglia. In relazione a queste trasformazioni, è cambiata significativamente anche la figura di donna e madre. La maternità assume i connotati di un fenomeno sociale complesso, in cui la donna, tramite la propria agency, può scegliere se diventare madre o meno, in che modo, in che momento della propria vita e, infine, a quali condizioni. A fronte di un importante calo della fecondità che caratterizza la realtà italiana in cui il numero di figli per donna è attualmente pari a 1,39 figli, ben lontano dal valore di 2,1 che garantisce il ricambio generazionale, l'esperienza di maternità è ancora vissuta come positiva, gratificante e desiderata dalla maggioranza della popolazione femminile. Attraverso 80 interviste semistrutturate a donne di età compresa tra i 40 e i 50 anni che hanno affrontato la scelta di maternità con modalità differenti (madri biologiche, madri tramite PMA, madri adottive, donne senza figli), la ricerca cerca di individuare i fattori che entrano in gioco nella scelta, ritenendo che la decisione si articoli bilanciando le dimensioni soggettive, proprie delle traiettorie di vita individuali e le dimensioni strutturali del contesto socio-culturale di appartenenza. Ciò che ne risulta è un maggiore peso dei fattori ascrittivi, quali le esperienze nella famiglia di origine, e della capacità di agire individuale connessa in primis alla scelta di un partner e al raggiungimento degli obiettivi preposti, rispetto ai fattori di contesto, quali la stabilità economica e lavorativa nonché rispetto alla presenza di un sistema di servizi a supporto della genitorialità e della prima infanzia.
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