Si tratta di contributi di carattere prevalentemente attributivo ma che non trascurano aspetti collezionistici e iconografici di opere ben note del Museo di Belle Arti di Budapest. Nel primo l’attribuzione a Domenico Capriolo di due tavole già assegnate a Palma il Vecchio consente di chiarire il catalogo degli avvii di quest’ultimo pittore, circa il 1510, come era stato impostato soprattutto da Roberto Longhi. L’attribuzione a Giovanni Cariani di un ben noto ritratto femminile, finora considerato opera di Sebastiano del Piombo della fase veneziana, consente di verificare e avvalorare la ricostruzione dell’inserimento del pittore bergamasco nel contesto veneziano e di certificare I caratteri del suo “giorgionismo”.
Schede in Dipinti in Valpadana tra Medioevo e Rinascimento. Studi al Museo di Belle Arti di Budapest in ricordo di Miklós Boskovits, a cura di Francesco Frangi, in collaborazione con Dipartimento di pittura antica del Museo di Belle Arti di Budapest, Milano 2014, Domenico Capriolo, pp. 112-123; Giovanni Cariani, pp. 124-131
FOSSALUZZA, Giorgio
2014-01-01
Abstract
Si tratta di contributi di carattere prevalentemente attributivo ma che non trascurano aspetti collezionistici e iconografici di opere ben note del Museo di Belle Arti di Budapest. Nel primo l’attribuzione a Domenico Capriolo di due tavole già assegnate a Palma il Vecchio consente di chiarire il catalogo degli avvii di quest’ultimo pittore, circa il 1510, come era stato impostato soprattutto da Roberto Longhi. L’attribuzione a Giovanni Cariani di un ben noto ritratto femminile, finora considerato opera di Sebastiano del Piombo della fase veneziana, consente di verificare e avvalorare la ricostruzione dell’inserimento del pittore bergamasco nel contesto veneziano e di certificare I caratteri del suo “giorgionismo”.File | Dimensione | Formato | |
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